Siamo la squadra più giovane del mondiale e possiamo giocare con spensieratezza. Qual è il limite per questa Italia?
Tempo di lettura: 10′

La banda dei ragazzi
L’Italia va a questi mondiali con una squadra che fa sognare un po’ tutti. Chiaro, non siamo all’altezza delle prime della classe ed è molto probabile che finiremo il girone terzi come tutti i mondiali, ma a differenza di quelli prima, questa volta c’è la sensazione che in una giornata positiva l’impresa è possibile. Forse perché è successo a Cardiff di recente (Marzo 2022), o a Firenze (Novembre 2022), forse perché abbiamo un po’ di profondità in più rispetto a prima, forse perché i giovani che abbiamo in rosa sono effettivamente molto forti rispetto ai giovani che abbiamo visto arrivare in nazionale in passato. In media, si intende. Ed è proprio sui giovani che verte questo articolo, perché l’Italia è la nazionale più giovane del mondiale, con un’età media di 26 anni basata sul pool di selezione dei giocatori (i 41 chiamati da Crowley). Nella tabella sottostante trovate le età medie dei pool di giocatori preselezionati dai vari allenatori per le Summer Series, con Uruguay e Italia a fare da fanalino di coda per età. Al primo posto, invece, Samoa con 30 anni. Dietro di loro Namibia, Tonga e Giappone con 29 anni. Le squadre più forti del mondo (Irlanda, Francia, Sud Africa, Nuova Zelanda, Scozia), invece, 27-28 anni.
Pool | Squadra | Ranking | Età media |
---|---|---|---|
A | Nuova Zelanda | 2 | 28 |
Francia | 4 | 27 | |
Italia | 13 | 26 | |
Namibia | 21 | 29 | |
Uruguay | 17 | 26 | |
B | South Africa | 3 | 29 |
Ireland | 1 | 28 | |
Scotland | 5 | 28 | |
Tonga | 15 | 29 | |
Romania | 19 | 27 | |
C | Galles | 10 | 27 |
Australia | 8 | 27 | |
Fiji | 9 | 27 | |
Georgia | 11 | 27 | |
Portogallo | 16 | 28 | |
D | Inghilterra | 6 | 27 |
Giappone | 14 | 29 | |
Argentina | 7 | 28 | |
Samoa | 12 | 30 | |
Chile | 22 | 27 |
Ranking aggiornato al 21/08/2023.
Le età medie sono estratte dal database di All.rugby, che contiene tutti i giocatori impiegati nelle summer series, inclusi i tagliati. Le età medie sono rappresentative del pool di giocatori da cui i coach hanno scelto.
What a difference a year makes
Un anno sembra niente, confrontando questi numeri, ma in realtà è un numero estremamente significativo. I giocatori “da nazionale” raramente hanno 20 anni, molto più probabilmente ne hanno fra i 23 e i 33, con un picco a 28 che è considerato l’età del prime di un giocatore. Un range di età molto sottile, fatto quasi interamente di giocatori fra i 25 e i 30 nelle squadre più vincenti, e qualche senatore (tipo Duane Vermeulen o Keith Earls) ancora intatto perché fatto d’acciaio. Se confrontiamo l’Italia e la Francia, separate da un solo anno di differenza nella media (26 contro 27) vediamo subito delle differenze. Ci sono ben 22 giocatori nella preselezione italiana con un’età uguale o inferiore ai 25 anni; sono invece solo 14 gli equivalenti francesi. Ben 11 dei 22 italiani hanno al massimo 23 anni, mentre nella Francia sono solo 6. Undici è un quarto della preselezione operata da Crowley, che vuol dire che anche al netto dell’esclusione di Menoncello per infortunio avremo nella lista dei 33 giocatori finali un notevole numero di giocatori giovani e inesperti, ma molto forti.

Un investimento per il futuro
Se ad oggi siamo i più giovani del torneo, è anche vero che fra 4 anni al mondiale di Australia 2027 saremo precisamente dove vorremo essere: con una squadra dall’età media di 28-29 anni, dai molti caps, e dalla grande esperienza. Una squadra che chissà, magari avrà vinto qualche altra partita al Sei Nazioni da qui ad allora, e avrà serie possibilità di passare ai quarti di finale. Sognare non costa nulla, ma questi sogni sono sostanziati dai fatti. Negli ultimi 10 anni le altre cinque del Sei Nazioni hanno corso come gazzelle nella savana mentre noi ci siamo accartocciati un po’, rischiando di perdere definitivamente il treno delle Tier 1. In questa fase di ripiego, però, abbiamo messo in piedi un sistema formativo d’eccellenza che ricalca quello irlandese, un sistema messo in piedi da Stephen Aboud e Conor O’Shea con idee forse un po’ troppo rivoluzionarie per il conservatore sport italiano. Idee che, alla lunga, hanno funzionato ma che negli ultimi 7-8 anni hanno reso molto impopolare la FIR e i suoi dirigenti. Questo sistema è stato ridiscusso di recente dal nuovo presidente Marzio Innocenti ma al contempo è stato lodato e mantenuto nei suoi aspetti chiave, tenendo aperti due centri di formazione permanente (Milano e Roma) e accorpando l’accademia FIR alle due franchigie. Molto resta da fare per garantire un player pathway degno di questo nome, ma ad oggi possiamo contare su un bacino di circa 100 giocatori fra i 18 e i 23 anni che hanno serie potenzialità di vestire la maglia azzurra, o che l’hanno già fatto.
Età e caps
Una grande differenza fra i ragazzi U23 dell’Italia e quelli di altre nazioni è che sono già esperti rispetto a loro. Il 23-enne Paolo Garbisi ha già 26 caps con l’Italia, praticamente gli stessi del capitano Michele Lamaro che ne ha 28 all’età di 25 anni. Il 21-enne Tommaso Menoncello ne ha già 12 che sarebbero aumentati se non si fosse infortunato quest’estate. Stephen Varney ha 20 caps ad appena 22 anni di età, un’enormità per un mediano di mischia che deve dettare il gioco. Varney ha appena un anno più di Alessandro Garbisi, nuovo arrivo in azzurro, e appena uno in meno di Alessandro Fusco, a volte visto come l’esperto del gruppo. Per confronto, Sebastian Negri a 29 anni ha collezionato 47 caps con l’Italia, appena il doppio di Garbisi e Varney. Questa è la grande differenza fra questa nuova generazione di talenti e quella prima: siamo riusciti a integrarli in gruppo squadra presto, a dar loro una dimensione internazionale molto presto nel loro sviluppo, e adesso si può solo migliorare. Ogni nuovo arrivo dall’U20 dovrà sudarsi il posto lavorando il doppio per guadagnarselo. Ogni potenziale talento sà che non basterà far bene in franchigia per avere il posto assicurato. E la competizione interna, purché sana, è alla radice del successo delle squadre in ogni sport.