La storia del Petrarca è intrinsecamente legata a quella del rugby italiano. La squadra di Padova infatti è la terza realtà che ha vinto più scudetti della storia d’Italia assieme a Rovigo (14, subito dietro ai 18 dell’Amatori Milano e ai 15 della Benetton Treviso). Scopriamo dunque dove comincia la storia del Petrarca e quali ambizioni ha nella prossima stagione.
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La storia del Petrarca
La storia del Petrarca comincia lontano nel tempo, nel 1947, all’interno degli ambienti universitari di Padova, quando tre allievi del Collegio Universitario Antonianum decidono di fondare una squadra di rugby legata al contesto borghese-clericale della città Veneta. La squadra viene iscritta al campionato di Serie B e gioca proprio nel 1947 il primo Derby d’Italia con il Rovigo, giocata come amichevole e conclusasi con un pareggio (6-6). Il Petrarca viene immediatamente promossa in massima serie, e sarà l’unica società assieme al Rovigo a non retrocedere più dalla vetta del rugby italiano.
Ci vorrà più di un decennio perché la squadra patavina possa diventare davvero competitiva per il titolo, che arriverà per la prima volta solo nel 1970, sotto la guida dell’ex pilone Memo Geremia. Il Petrarca comincia così un ventennio di successi, caratterizzati da cinque scudetti vinti consecutivamente dal 1970 al 1974, altri due nel 1977 e 1980, chiudendo con una serie da quattro scudetti tra il 1984 e il 1987. Negli anni ’90 la squadra ha un periodo di riassestamento societario, che porta il club a stabilirsi nel centro sportivo della Guizza intitolato proprio a Memo Geremia, venuto a mancare nel 1995. Per il successo, il Petrarca deve aspettare il 2011, anno in cui raggiunge la vetta del rugby italiano per la dodicesima volta. Questa vittoria apre un decennio positivo per il club, che culmina con la vittoria sia dello scudetto che della Coppa Italia nel 2022, prima e unica volta in cui il Petrarca è riuscita a raggiungere il doppio traguardo nella stessa stagione.

Gli allenatori che hanno reso grande il Petrarca
La storia del Petrarca Padova è costellata di personalità protagoniste del rugby italiano e internazionale. Uno dei perni fondamentali della società è senza dubbio Vittorio Munari, giocatore piuttosto marginale all’interno della squadra fino al 1980, poi passato ad allenatore e capace di portare il Petrarca a vincere il suo ottavo titolo nazionale nel 1985 e poi ancora per i tre anni successivi. Munari a 35 anni divenne così il più giovane allenatore di sempre in grado di conquistare lo scudetto, primato che conserva ancora oggi.
Un altro allenatore destinato a fare carriera che è passato per la panchina patavina all’inizio della sua carriera è Michael Cheika, coach australiano che cominciò la sua carriera da tecnico proprio a Padova nel 1999, e arriverà ad allenare club come Leinster e Stade Francais e nazionali blasonate come l’Australia e l’Argentina.
Oggi la squadra è allenata da Andrea Marcato, ex Petrarca e Benetton con 16 presenze in nazionale che, dopo Memo Geremia negli anni ’70 e Vittorio Munari negli anni ’80, è riuscito a riportare il club ai vertici del rugby italiano.

Giocatori: da Campese ai fratelli Bergamasco
Molti importanti giocatori italiani e stranieri hanno indossato la maglia nera del Petrarca. Il più importante fra tutti è senza dubbio David Campese, ala australiana campione del mondo nel 1991, riconosciuto come uno dei migliori interpreti del ruolo nella storia del rugby. Campese giocò a Padova dal 1984 al 1988, per poi passare all’Amatori Milano. Vinse il campionato italiano in ognuno dei 4 anni in cui indossò i colori petrarchini.
Alcuni giocatori centrali della nazionale italiana sono cresciuti rugbisticamente a Padova, tra cui ricordiamo i fratelli Mauro e Mirco Bergamasco, Marco Bortolami, Leonardo Ghiraldini; giocatori cardine dell’Italia durante il primo decennio del 2000. Altri giocatori importanti che hanno giocato per il Petrarca sono Marzio Innocenti, Andrea Marcato, e Luciano Orquera.

Cosa aspettarsi dal Petrarca
Nella stagione 2023/24 il Petrarca ha il chiaro obiettivo di ottenere la rivincita con Rovigo, che ha vinto lo scorso titolo in una combattuta finale giocata allo stadio Lanfranchi di Parma. La guida di Andrea Marcato è sempre stata in grado di portare la squadra di Padova tra le prime 3 in classifica a fine campionato, e quest’anno non vuole essere da meno. Per ottenere questo risultato, il club ha confermato buona parte dei giocatori delle scorse edizioni, trovando in Tito Tebaldi, Samu Vunisa e Andrea Trotta una importante base di esperienza. Recentemente è arrivata la notizia dell’arrivo di Rodrigo Fernandez, mediano d’apertura del Cile autore della meta dell’anno 2022 di World Rugby, che consolida una squadra ben rodata e pronta per provare a vincere lo scudetto numero 15 e raggiungere così la Benetton Treviso al secondo posto nelle squadre più vincenti di sempre in Italia.
