
Un leone bipede, non rampante o ruggente ma scanzonato e irriverente, che cammina ciondolando con un sigaro in bocca. Questo è il logo del Rugby Lyons Piacenza, che ne riflette lo stile anticonformista e imprevedibile. Cosa aspettarsi da una squadra che, pur arrivando nella parte bassa della classifica, dal 2019 non perde una partita in casa con i campioni del Rugby Rovigo Delta? Scopriamo la storia del Rugby Lyons Piacenza.
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Le origini
Il rugby a Piacenza arriva, come negli altri centri emiliani, negli anni ’40. La prima squadra piacentina fu fondata nel 1947 dal cav. Piero Grigioni, che fondò l’attuale Piacenza Rugby Club. Dovranno passare 16 anni perché nel 1963, al Bar Stadio, un piccolo locale cittadino, Melchiorre Dadati, professore di educazione fisica dell’ITIS Guglielmo Marconi, lanciò una sfida che venne raccolta dai suoi studenti. Fondare una seconda squadra cittadina, con ragazzi giovani e volenterosi. Il nome arrivò da un thé che stava sorseggiando uno dei ragazzi: “Lions”. Cambiarono una sola lettera, e la storia del Rugby Lyons Piacenza ebbe inizio.

Dalla Serie D al Top10
Dopo un primo periodo di assestamento nei campionati giovanili (i fondatori erano quasi tutti studenti delle scuole superiori), il Rugby Lyons si iscrisse al campionato di serie D nel 1972, ottenendo immediatamente la promozione. Nel 1977 arrivò la serie B, e l’anno successivo venne giocato il primo derby cittadino di Piacenza tra le due formazioni, conclusosi per 7-3 per il Piacenza Rugby Club.
il 1982 è l’anno della prima promozione in massima serie per i Lyons, che passeranno i successivi 15 anni con alternate promozioni e retrocessioni tra la serie A1 e A2. La società non riesce però a mantenere il livello, e nel 1997 viene retrocessa in serie B, all’epoca la terza divisione del rugby italiano. Quegli anni furono di assestamento e la società decise di ripartire dal rugby di base: dopo 6 anni di gavetta, i piacentini riuscirono a riconquistare la promozione, e continuarono ad alzare il livello fino ad arrivare a giocarsi tre finali consecutive per la promozione in massima serie nel 2012, 2013 e 2014. Nel 2015 i Lyons ottengono finalmente l’accesso all’Eccellenza, e nonostante un inciampo di un paio di anni giocati nuovamente in serie A nel 2018 e 2019, la squadra ha mantenuto il suo livello fino a oggi, attestandosi sempre nella parte bassa della classifica di Top10.

Giocatori di rilievo
Tra i giocatori di rilievo che sono transitati per i Lyons Piacenza spicca Nairn MacEwan, internazionale scozzese ed ex allenatore della nazionale del cardo che dopo un’esperienza sulla panchina di Rovigo è diventato allenatore dei Lyons per due stagioni, dall’87 all’89. Tra i giocatori, forse il profilo che spicca di più e Carlo Orlandi, piacentino classe 1967, che crebbe nelle file dei Lyons e arrivò fino alla nazionale, vivendo da protagonista la storica, prima vittoria contro la Francia a Grenoble, nel 1997. Un altro giocatore importante transitò tra i bianconeri piacentini: Arthur Stone, ex-All Blacks, nel 1991 fece parte della squadra che riuscì a salvarsi dalla retrocessione in A1.
Attualmente, uno dei prospetti più interessanti è Federico Cuminetti, ala classe 2002, che ha vestito la maglia della Nazionale U20 ed è stato recentemente convocato dalle Zebre per una amichevole pre-stagione.

Cosa aspettarsi?
Il Lyons Piacenza oggi si trova in una situazione difficile. Reduce da tre campionati chiusi all’ottavo posto, l’ombra della retrocessione è molto presente sotto gli spalti dello stadio cittadino, il Beltrametti. Con un mercato che non ha portato nelle file piacentine giocatori di grande rilievo e un cambio di head coach, che da Gonzalo Garcia passa a Bernardo Urdaneta, allenatore argentino che arriva dalle file del Viadana, l’obiettivo non dichiarato della salvezza sembra raggiungibile, ma non assicurato. Sulla carta, Lyons, Mogliano, Vicenza e Viadana sono le squadre che si contenderanno la parte bassa della classifica della Serie A Elite, e le ultime due a fine campionato verranno direttamente retrocesse in Serie A.
Quello che sappiamo è che sarà il campo a decidere la classifica finale, e che il Lyons Piacenza non è una squadra da sottovalutare: nel 2022 hanno sconfitto in casa i futuri campioni del Rovigo per 17-15, ripetendo l’impresa dell’anno precedente in cui riuscirono a vincere contro i rossoblù per 30-19 e dell’anno prima ancora, 21-16 per i piacentini.