Tradizionalmente, l’Irlanda ci suona sempre una sinfonia di mete. L’ultima partita fra Italia e Irlanda, però, li ha visti andare un po’ in crisi. Si può ripetere l’impresa?
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Dopo la sconfitta subita contro la Scozia la settimana scorsa, che ci ha visti schierare una formazione altamente rimaneggiata e sperimentale (più info qui) questo weekend potremo goderci una partita fra Italia e Irlanda, i primi del ranking mondiale. La squadra allenata da Andy Farrell si trova al primo posto del ranking mondiale da un po’ di tempo. Al momento Farrell ha convocato 42 giocatori nel suo camp, 22 dei quali sono avanti e 20 trequarti. Come per l’Italia e la Scozia, l’idea è quella di fare una selezione in questi primi due test match per poter poi arrivare a fine mese con un gruppo selezionato di atleti adeguato alla quantità massima di 33 che ci si può portare al mondiale. L’Italia è il primo avversario dei verdi, che poi se la vedranno con l’Inghilterra il 19 Agosto e con Samoa il 26 Agosto. Tre test match per stabilire dove sono nel loro percorso per il primo mondiale della storia dove partono effettivamente favoriti alla pari di Francia e Nuova Zelanda. L’Italia deve provare a fare la storia.

La squalifica di Sexton
Nel proverbiale cielo d’Irlanda di cui cantava Fiorella Mannoia si è stagliato un fulmine a ciel sereno nei due mesi scorsi, con la squalifica di Johnny Sexton (capitano ed apertura 37-enne della Nazionale e di Leinster). La squalifica è stata figlia dei commenti poco edificanti rivolti da Sexton agli arbitri della finale di Champions Cup, giocata da Leinster contro La Rochelle, a fine primo tempo del match negli spogliatoi dell’Aviva Stadium di Dublino. “You’re a fucking disgrace”, dice il virgolettato di cui si è discusso ampiamente. Rivolgersi così all’arbitro, soprattutto in una partita dove non è apparso minimamente problematico l’arbitraggio, è severamente punito nel rugby e Sexton ha rischiato seriamente di saltare il mondiale e chiudere la carriera anzitempo. L’attempato numero 10 ha infatti concluso la sua carriera di club in anticipo per via di un infortunio all’inguine che lo ha messo fuori dai giochi prima della fine del campionato. Aveva dunque deciso di concentrarsi sulla preparazione al mondiale, guardando la sua squadra giocare la seconda finale di Champions Cup in due anni contro gli stessi avversari (La Rochelle) dalla tribuna. Alla fine il tribunale sportivo è stato clemente e ha dato solo tre giornate di squalifica a Sexton, che verranno scontate nei tre test match estivi pre-mondiale. Per molti si tratta di un regalo alla IRFU, federazione molto potente nel rugby internazionale. Per altri si tratta di una squalifica adeguata a un virgolettato uscito in un momento di tensione da un giocatore tradizionalmente nè aggressivo nè fuori luogo. Sta di fatto che Sexton ci sarà al mondiale, ma con pochi minuti nelle gambe.

Centurioni misti a giovani
I convocati irlandesi sono tutti giocatori che conosciamo bene perché militano tutti quanti in URC. La IRFU, infatti, non consente ai giocatori di espatriare se vogliono giocare in nazionale. Cian Healy, Conor Murray e Johnny Sexton hanno tutti e tre superato i 100 caps in maglia verde, con Keith Earls a quota 98 presenze che raggiungerà le 100 entro il mondiale. Molti (13) sono i giocatori ad averne più di 50, segno di una grande esperienza in rosa. I giocatori inesperti (meno di 10 caps) sono invece 8, non pochissimi ma comunque nomi che già si sono affermati nel panorama internazionale. Parliamo di Tom O’Toole e Tom Stewart da Ulster (pilone e tallonatore), assieme a Joe McCarthy (Leinster, seconda linea), Gavin Coombes (Munster, terza linea) e Cian Prendergast (Connacht, terza linea). Fra i trequarti con pochi caps troviamo il mediano di mischia di Connacht Caolin Blade (1 cap nonostante i trent’anni), l’estremo di Leinster Jimmy O’Brien e l’apertura di Munster Jack Crowley. In generale, si tratta di una rosa fittissima di talento dove anche le terze scelte sono nomi noti. Non c’è un ruolo in cui sembrino sguarniti o con poca profondità. La vera sfida per gli azzurri sarà non farsi divorare nel primo tempo, rimanendo aggrappati alla partita nel risultato. In passato, farli innervosire ha aiutato.

Gli avanti
Con un totale di 804 caps divisi in 22 giocatori, gli avanti irlandesi hanno in media 36.5 caps a testa. Un numero enorme, se confrontato con gli avanti azzurri (di cui non ho il dato sottomano ma posso immaginare sia inferiore ai 20 caps medi). In prima linea Cian Healy (123 caps) ha visto mille battaglie in maglia verde, e i suoi sostituti (Porter e Kilcoyne) hanno entrambi più di 50 caps. Di fronte a loro uno fra i nostri numeri 3: Marco Riccioni, Simone Ferrari, Filippo Alongi e Pietro Ceccarelli. Una dura sfida. In terza linea il senatore Peter O’Mahony (94 caps) dirige un reparto dove è impossibile trovare qualcuno di scarso: dovessero affrontarci con Gavin Coombes e Cian Prendergast (2 e 1 cap), sarebbe comunque durissima. La mancanza di caps, in nazioni come l’Irlanda, non è sinonimo di poca qualità. I posti in rosa sono sempre 15+8, che tu abbia un bacino di 100 o di 5000 potenziali campioni.
Giocatore | Ruolo | Squadra | Campionato | Caps |
---|---|---|---|---|
Finlay Bealham | Pilone | Connacht | URC | 32 |
Tadhg Furlong | Pilone | Leinster | URC | 65 |
Cian Healy | Pilone | Leinster | URC | 123 |
Dave Kilcoyne | Pilone | Munster | URC | 51 |
Tom O’Toole | Pilone | Ulster | URC | 9 |
Andrew Porter | Pilone | Leinster | URC | 53 |
Rob Herring | Tallonatore | Ulster | URC | 34 |
Ronan Kelleher | Tallonatore | Leinster | URC | 21 |
Tom Stewart | Tallonatore | Ulster | URC | new |
Dan Sheehan | Tallonatore | Leinster | URC | 17 |
Ryan Baird | Seconda linea | Leinster | URC | 11 |
Tadhg Beirne | Seconda linea | Munster | URC | 38 |
Iain Henderson | Seconda linea | Ulster | URC | 72 |
Joe McCarthy | Seconda linea | Leinster | URC | 1 |
James Ryan | Seconda linea | Leinster | URC | 53 |
Kieran Treadwell | Seconda linea | Ulster | URC | 11 |
Jack Conan | Terza linea | Leinster | URC | 38 |
Gavin Coombes | Terza linea | Munster | URC | 2 |
Caelan Doris | Terza linea | Leinster | URC | 28 |
Peter O’Mahony | Terza linea | Munster | URC | 94 |
Cian Prendergast | Terza linea | Connacht | URC | 1 |
Josh Van Der Flier | Terza linea | Leinster | URC | 50 |
I convocati dell’Irlanda fra gli avanti per il mondiale 2023.
I trequarti
Fra i trequarti c’è qualche novità in più. Farrell si è portato nel gruppo allargato tre nomi nuovi: Ciaran Frawley (centro, Leinster), Jamie Osborne (centro, Leinster), e Calvin Nash (ala, Munster). In aggiunta, c’è il mediano di mischia di Connacht Caolin Blade autore di numerose mete e assist in stagione, con un solo cap in carriera nonostante i 29 anni. A supplire all’assenza di Sexton ci saranno Ross Byrne e Jack Crowley, quest’ultimo con soli 3 caps all’attivo, il che è sorprendente considerato da quanto tempo si sente nominare come potenziale “vice-Johnny”. Assenti dai convocati Jack Carty e Joey Carbery, entrambi testati all’apertura, ma che non hanno convinto Farrell (non senza polemiche interne).
Giocatore | Ruolo | Squadra | Campionato | Caps |
---|---|---|---|---|
Caolin Blade | Mediano di mischia | Connacht | URC | 1 |
Craig Casey | Mediano di mischia | Munster | URC | 11 |
Jamison Gibson-Park | Mediano di mischia | Leinster | URC | 26 |
Conor Murray | Mediano di mischia | Munster | URC | 105 |
Ross Byrne | Mediano di apertura | Leinster | URC | 20 |
Jack Crowley | Mediano di apertura | Munster | URC | 3 |
Jonathan Sexton | Mediano di apertura | Leinster | URC | 113 |
Bundee Aki | Centro | Connacht | URC | 46 |
Ciaran Frawley | Centro | Leinster | URC | new |
Robbie Henshaw | Centro | Leinster | URC | 62 |
Stuart McCloskey | Centro | Ulster | URC | 12 |
Jamie Osborne | Centro | Leinster | URC | new |
Garry Ringrose | Centro | Leinster | URC | 51 |
Keith Earls | Ala | Munster | URC | 98 |
Mackenzie Hansen | Ala | Connacht | URC | 14 |
James Lowe | Ala | Leinster | URC | 20 |
Calvin Nash | Ala | Munster | URC | new |
Jacob Stockdale | Ala | Ulster | URC | 35 |
Hugo Keenan | Estremo | Leinster | URC | 30 |
Jimmy O’Brien | Estremo | Leinster | URC | 5 |
I convocati dell’Irlanda fra i trequarti per il mondiale 2023.
Di ruck in ruck
Il gioco irlandese è abrasivo, martellante, sfibrante per le difese. Da un raggruppamento all’altro, Gibson-Park o chi per lui muove il pallone verso un nuovo pod di avanzamento che riesce quasi sempre a fare metri. Dove questa dinamica si ferma, il che è raro, addensano la difesa in un punto per aprire poi con un calcio preciso all’ala, uno fra Hansen e Lowe, entrambi abilissimi nel gioco aereo. Se le ali sono coperte, c’è sempre l’opzione di calciare in angolo con le pedate di Hugo Keenan, Sexton, Crowley o Byrne. In generale, l’Irlanda punta molto sulla continuità dei multifase e il lento logoramento della difesa che gli si para davanti. Nel 2018 al Sei Nazioni contro la Francia costruirono un drop goal con 41 fasi con pochissimo avanzamento al 78′ della partita: cinque minuti di ruck in ruck, con Conor Murray a dirigere l’orchestra, senza mai perdere la palla in nessun raggruppamento. Se c’è una cosa che sanno fare bene è andare a sostegno e avanzare senza isolarsi, rosicchiando metri. L’Italia è dotata di buoni jackallers (Fischetti, Halafihi, Cannone, Zuliani, e altri) e può disturbare le ruck irlandesi con questo. Ma bisogna stare attenti: concedere falli gratuiti per mani in ruck è molto semplice, facendo così, e si rischia di portarseli nei propri 5 metri con un calcio di punizione in touche.

Su chi puntare gli occhi
Posto che non sarà parte della sfida Johnny Sexton, al suo ultimo giro di calendario nel panorama del rugby internazionale, gli occhi dovranno essere puntati altrove. Nello specifico, non vi sto a dire “tenete d’occhio Ringrose” perché non ci vuole un genio a notarne la classe. Piuttosto ecco alcune chiamate un po’ “hipster”. Al netto delle formazioni che verranno schierate, la mia attenzione è rivolta a due nomi: Tom Stewart e Gavin Coombes. Solo il tallonatore di Ulster Tom Stewart sarà della partita, però. Stewart viene da una stagione che lo ha visto metaman dello URC (16 segnature) nonché astro nascente del rugby irlandese. Nel ruolo ha competizione, con Sheehan, Kelleher e Herring, ma non mi stupirei se fosse uno degli ultimi due a venire tagliato per il mondiale. Fra i trequarti, invece, nutro un certo interesse per il ritorno in verde di Jacob Stockdale, assente da un paio d’anni. Fino al 2020/21 sembrava essere il titolare della maglia numero 11 (o 15) dell’Irlanda, ma poi un infortunio combinato con l’esplosione di Mack Hansen ne hanno limitato il ritorno in nazionale. Sono sicuro che sia molto determinato a restarci.

Le formazioni
È probabile che Andy Farrell abbia deciso di usare la partita contro l’Italia per provare un po’ di giocatori che ha visto poco. Fra questi, giocoforza, ci sarà un’apertura data la squalifica di Sexton. Jack Crowley dirigerà la mediana assieme a Craig Casey. Ai centri le cose nuove si vedranno nel secondo tempo con Ciaran Frawley che freme per un debutto partendo dalla panchina. Anche alle ali il nuovo arrivato Calvin Nash vuole sicuramente dimostrare il suo valore: partendo dalla panchina per rilevare uno fra Keith Earls e Jacob Stockdale avrà questa opportunità. Nel ruolo di estremo vedremo Jimmy O’Brien invece di Hugo Keenan. Fra gli avanti, Cian Prendergast parte dalla panchina mentre la terza linea titolare è parecchio solida (Conan, Doris, Baird). In seconda linea Joe McCarthy affianca Iain Henderson (capitano per l’occasione) mentre in panchina siede Tadhg Beirne pronto a entrare se le cose non si mettono nel verso giusto. In prima linea, invece, ci sarà spazio per Dave Kilcoyne, Rob Herring e Tom O’Toole, con Tom Stewart pronto a partire dalla panchina per il suo debutto in verde.
Numero | Irlanda | Italia |
---|---|---|
1 | Dave Kilcoyne | Danilo Fischetti |
2 | Rob Herring | Giacomo Nicotera |
3 | Tom O’Toole | Marco Riccioni |
4 | Iain Henderson (c) | Dino Lamb |
5 | Joe McCarthy | Federico Ruzza (c) |
6 | Ryan Baird | Sebastian Negri |
7 | Caelan Doris | Manuel Zuliani |
8 | Jack Conan | Toa Halafihi |
9 | Craig Casey | Stephen Varney |
10 | Jack Crowley | Paolo Garbisi |
11 | Jacob Stockdale | Montanna Ioane |
12 | Stuart McCloskey | Tommaso Menoncello |
13 | Robbie Henshaw | Ignacio Brex |
14 | Keith Earls | Paolo Odogwu |
15 | Jimmy O’Brien | Tommaso Allan |
I titolari per la sfida scelti da Farrell e Crowley.
Un pronostico
Una partita fra Italia e Irlanda è una partita contro i primi della classe. A casa loro. È una di quelle situazioni dove bisogna cercare di non prenderne 50, magari segnarne 10-15, e sperare di restare a un break di distanza entro i 20 minuti finali. Sarà durissima, perché chiunque giocherà per loro sarà un interprete eccellente del ruolo. Per noi, invece, nonostante la presenza da campioni, la coperta è indubbiamente più corta. Difficile pronosticare una vittoria, se si vuole essere obbiettivi. Sarebbe bello però vedere un’Italia combattiva che al 60′ è sotto magari 22-15. Da lì, poi, i cambi potrebbero fare la differenza oppure potremmo avere fortuna noi e deciderla con degli episodi. Che i pronostici non siano una scusa, dobbiamo levarci di dosso quella patina di “sempre sconfitti” che ci dipingiamo da soli addosso come il meme del tizio che si dipinge la faccia da clown. Anche a noi può capitare di vincere contro i forti, chi si ricorda Cardiff e Firenze nel 2022?