Il gioco al piede è ormai imprescindibile nel rugby moderno, permette alle squadre di liberarsi della pressione ma anche di guadagnare terreno mediante salite rapide e riaggressione. Chi lo fa meglio?

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Definiamo il problema

Un terzo aspetto che si può analizzare dati alla mano riguardo a come si comportano i nostri atleti in URC in forza a Zebre e Benetton è quello del kicking game. L’ormai imprescindibile fondamentale del rugby moderno che permette alle squadre non solo di liberarsi della pressione ma anche di guadagnare terreno mediante salite rapide e riaggressione. Al giorno d’oggi ogni squadra di prima fascia ha un 10 e un 15 capaci di calciare bene fra i pali e alla distanza, e spesso anche un 12 capace di supplire come terza opzione. Un mediano di mischia senza un box-kick potente e preciso non è abbastanza per una squadra di alto livello. Un estremo che non sà fare un garryowen e andarselo a riprendere poco più avanti non verrà chiamato dai top clubs mondiali a giocare per loro. Un’apertura che non riesce a esplorare la profondità con un punt preciso o a trovare una touche con un grubber rapido rasoterra non vale quanto le altre. Un primo centro capace di calciare è di un valore inestimabile, tant’è che spesso alcune aperture di classe internazionali come Owen Farrell vengono schierate a primo centro per avere ben due mediani di apertura in campo. Senza contare che tutti questi, quando serve, devono saper calciare fra i pali. Se non vi ho convinto che saper calciare bene è essenziale per vincere a rugby oggi più che mai, non saprei come altro farlo.

L’origine del termine garryowen – fonte: Rugby World

Chi usa di più i calci per guadagnare terreno?

La prima domanda che mi sono posto esplorando i dati è quale squadra si avvalga di più del calcio per guadagnare terreno. Purtroppo lo URC non fornisce un conteggio accurato dei cosiddetti “Kicks in play”, per cui mi sono avvalso dei “Kick metres”, i metri guadagnati tramite i calci. Non è una misura diretta del numero di volte che si è calciato, ma lo è dell’efficacia dei calci. Ho considerato solo giocatori che hanno totalizzato più di 100 metri al calcio in tutta la stagione (per escludere i calci occasionali) e giocato almeno 6 partite su 18 di campionato (un terzo). Al primo posto e per distacco c’è Connacht, con più di 14 km guadagnati al calcio in gioco, in media 786,6 metri a partita (su 18 partite, playoff esclusi). Un vero e proprio sistema basato sui punt di Jack Carty (522,7 metri/partita), i box kick di Caolin Blade (114,3 m/p), e gli up and under di Tiernan O’Halloran e Mack Hansen (78,6 e 67,3 m/p, rispettivamente).

ClubKicking_athletesKick_metresKick_metres_per_game
connacht1314158786.6
emirates-lions1112300683.3
scarlets1311444635.8
benetton1411141618.9
cardiff-rugby911075615.3
leinster1210671592.8
munster1510651591.7
dragons910631590.6
cell-c-sharks1010461581.2
ulster1210183565.7
dhl-stormers1110127562.6
vodacom-bulls1210047558.2
ospreys109790543.9
edinburgh149219512.2
zebre-parma139196510.9
glasgow-warriors129156508.7

La buona notizia per noi è che la quarta squadra del campionato per uso del piede è il Benetton Rugby, con 618,9 metri/partita guadagnati al piede. Il Benetton è anche la prima in classifica per numero di giocatori con almeno 100 metri gudagnati al piede (14), ex-aequo con Edimburgo, segno che molti sono i giocatori capaci di usare il piede se necessario. Le Zebre, invece, siedono all’altro lato dello spettro con meno di 10 km totali guadagnati al piede nel campionato, e solo 510,9 metri/partita, il secondo valore più basso del campionato dopo quello di Glasgow. La squadra di Franco Smith è quella che ha guadagnato meno metri al piede di tutte (508,7 m/p) ma il risultato in campionato degli scozzesi dimostra che si può guadagnare terreno in tanti modi: con le linee di corsa dei centri e le terze linee, ad esempio. Visto il risultato delle Zebre (zero vittorie) nel loro caso non c’è un’alibi giustificata da uno stile di gioco differente che abbia portato più risultati. Nella prossima stagione bisognerà lavorare per incrementare l’efficacia del kicking game parmense.

Tomás Albornoz

Quali giocatori guadagnano più metri al piede?

La seconda domanda che ho fatto ai dati è quali siano i giocatori che hanno totalizzato più metri per partita in tutta la lega, ispirato dal numero di metri gudagnati da Jack Carty per Connacht (522,7 m/p). Un numero del genere è infatti fuori scala rispetto a quello medio della lega per i mediani di apertura (139 m/p). Il valore raggiunto da Carty è irraggiungibile, ma al secondo posto con 280,9 m/p troviamo il nostro Tomás Albornoz, segno che Treviso ha investito massicciamente sul gioco al piede in questa stagione.

PlayerClubAgeGames_playedKick_metresMetres_per_game
jack-cartyconnacht30136795522.7
tomas-albornozbenetton25113090280.9
curwin-boschcell-c-sharks25113028275.3
jordan-hendrikseemirates-lions21113002272.9
tomos-williamscardiff-rugby28112423220.3
manie-libbokdhl-stormers25163498218.6
rhys-webbospreys34112345213.2
rhodri-williamsdragons29153179211.9
angus-obriendragons28153085205.7
john-cooneyulster32153083205.5

Sono dunque andato a vedere dove si collocano gli atleti delle squadre italiane in questo ranking basato sul guadagno al piede. La mediana titolare del Benetton (Albornoz + Duvenage) occupa i primi due posti della classifica dellle franchigie con 280,9 m/p e 178,6 m/p rispettivamente. Quella delle Zebre (Tiff Eden e Chris Cook) segue con 164,1 m/p e 144,9 m/p. I due giocatori usati più spesso come estremi dalle due squadre (Rhyno Smith e Geronimo Prisciantelli) a loro volta seguono con circa 95 m/p ciascuno. Dietro di loro, invece, le differenze: il Benetton ha insistito più sui calci precisi di Edoardo Padovani e occasionalmente Giacomo Da Re (come apertura o estremo). Le Zebre, invece, sui calci potenti di Lorenzo Pani (estremo) e i box kick di Alessandro Fusco (mediano di mischia). Nel complesso, sembra però che la mediana delle Zebre abbia un minimo di “arretrati” in termini di metri guadagnati al piede rispetto a Treviso, trend già visto nella tabella del paragrafo precedente.

PlayerClubRoleGames_playedKick_metresMetres_per_gameRank
tomas-albornozbenettonfly-half113090280.92
dewaldt-duvenagebenettonscrum-half142501178.615
tiff-edenzebre-parmafly-half132133164.117
chris-cookzebre-parmascrum-half152173144.921
rhyno-smithbenettontriangle11107597.759
geronimo-prisciantellizebre-parmafly-half12112793.961
giacomo-da-rebenettonfly-half656193.562
edoardo-padovanibenettontriangle983292.464
alessandro-fuscozebre-parmascrum-half1075175.174
lorenzo-panizebre-parmatriangle1180873.576
Jack Carty – fonte: The Irish Sun

Chi sono i cecchini al piede?

L’ultima cosa che sono andato a guardare sono i numeri riguardanti i calci segnati, sia come conversioni che come calci piazzati o drop goals. Purtroppo ho scoperto un problema nel modo in cui questi dati erano stati immagazzinati che non mi ha concesso di fare confronti grossi, né di fidarmi troppo di alcuni valori (ad esempio Marco Zanon non ha segnato 1,3 calci a partita perché non è un kicker) ma con mio sommo piacere ho scoperto che Tomás Albornoz del Benetton Rugby è l’atleta che in URC ha segnato più calci per partita seguito da Sam Costelow (Scarlets), Manie Libbok (Stormers) e Jordan Hendrikse (Lions). La stagione di Albornoz è stata particolarmente proficua in quel senso: come dimenticare la prima metà di stagione in cui non ha letteralmente sbagliato un piazzato per mesi. In casa Zebre, invece, Tiff Eden si attesta un po’ meno in alto in classifica con qualche errore di troppo ai piazzati. Non ho voluto riportare valori esatti perché i numeri non sono del tutto affidabili, ma i trend osservati sono comunque attendibili. Albornoz, per il Benetton, è stato un grandissima risorsa. Qualche calcio segnato in più da Eden, invece, avrebbe davvero aiutato i ducali.

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