Il derby d’Italia è il miglior spot possibile per il nostro rugby domestico, e ancora una volta, va in scena nella finale del campionato.

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Per la terza volta consecutiva le compagini di Padova e Rovigo, storiche rivali, si affrontano nella finalissima del campionato domestico. All’interno di un campionato dall’ampio spettro in termini tecnici, che va dalle società universitarie fino a quelle semi-professionistiche, questa partita è sicuramente la più attesa. Le due squadre sono ben attrezzate per il campionato in cui giocano, poggiano su capitali importanti e investimenti da parte di imprenditori locali che hanno mantenuto alto il livello rugbistico di queste due realtà, non senza difficoltà, alimentando una rivalità sportiva storica che esiste da quasi cent’anni. Se dovessi convincere un amico o un’amica a vedere una partita di rugby per la prima volta questa sarebbe una delle mie scelte assieme a un derby irlandese fra Munster e Leinster, o una partita stellare del Top14 fra Tolosa e La Rochelle. Il livello tecnico non sarà alla pari delle altre due che ho citato, ma è un ottimo spot per il rugby italiano, un’occasione da non perdere per mostrare a tutti che sotto le due franchigie in URC c’è un movimento capace comunque di produrre belle partite agguerrite, rivalità, tifo ed entusiasmo. In fin dei conti, allo stadio ci si va per l’atmosfera più che per giudicare la complessità dei set piece ideati dagli allenatori, anche se la seconda ha il suo fascino.

SportParma

Un Rovigo inaspettatamente in finale

Potrà sembrare esagerato da dire, visto che quando in forma i rodigini son fra le 3-4 squadre più forti del Top10, ma non dimentichiamo che a Novembre 2022 i ragazzi rossoblu hanno visto il loro head coach Allister Coetzee, ex-Springboks e coach di esperienza internazionale, lasciare l’incarico all’improvviso adducendo motivi famigliari. Stando alle parole del presidente Zambelli, Coetzee se n’è andato mandando un’email, dopo esser stato assunto con un contratto triennale con l’idea di portare esperienza straniera nelle idee di coaching della squadra. Negli sport di squadra questo è di solito una catastrofe, dovendo ripartire da un nuovo allenatore con idee diverse, schemi diversi, approcci diversi. Non è stato così a Rovigo, dove la squadra è stata affidata ad Alessandro Lodi, originario proprio di Rovigo e fino a quel momento assistente di Coetzee. Rilevando la squadra nello scetticismo generale, sapendo anche di dover rimpiazzare un coach di grande livello, Lodi ha saputo mantenere la squadra dove gli compete senza compromettere il lavoro svolto ma soprattutto costruire un gioco suo in tempi compatibili con il campionato. Il risultato: il Rugby Rovigo ha concluso la stagione regolare al primo posto con 71 punti ed è ora in finale di questo Top10, un risultato che sicuramente neanche i dirigenti della società si potevano immaginare. Questo gli è anche valso un rinnovo con contratto triennale, a premio del lavoro svolto, ma ora deve provare a vincere la finale.

Alessandro Lodi – fonte: Rovigo in Diretta

Un Petrarca che deve confermarsi

Il Petrarca è una squadra molto più solida di questo Rovigo in questo momento storico. Non cambia allenatore da tempo, e ha ottenuto ottimi risultati sotto la guida dell’ex-azzurro Andrea Marcato. La grande organizzazione difensiva unita alla qualità nel gioco al piede proposta dai tuttoneri sono valse alla compagine patavina il secondo posto in stagione regolare con 66 punti. Ben tre i pareggi (Fiamme Oro, Mogliano, Valorugby) che sono infine costati ai patavini il primo posto preso da Rovigo. Benché la finale si giochi in campo neutro ci saranno tantissimi tifosi rodigini pronti a rovinare la festa del Petrarca che, almeno nei pronostici, parte favorito. Anche i tifosi dei neri non tarderanno a farsi sentire, come avvenuto anche l’anno scorso (sempre a Parma) quando le tribune del Lanfranchi sono diventate un misto di fumogeni rossoblu e neri. Uno spettacolo bellissimo di tifo, passione e sport.

PosSquadraGVNPPFPSDPBMPPunti
1Rovigo181404617322+2951571
2Petrarca181233640359+2811266
3Valorugby181125491405+861361
4Colorno181107488414+741256
5Fiamme Oro181017525456+691153
6Viadana18909453492−391248
7Calvisano18819368414−46640
8Lyons184014346461−115925
9Mogliano184113325557−232220
10CUS Torino183015350723−373820


La classifica di stagione regolare del Top10 2022/23. Fonte: wikipedia

Il Petrarca festeggia la vittoria della coppa italia 2022 – fonte: Gazzetta

Il duello fra i trequarti

In questa partita sarà sicuramente essenziale l’abilità delle due squadre nell’esplorare gli spazi lasciati scoperti dai triangoli allargati avversari. La mediana di Padova solitamente fa affidamento sulla staffetta fra James Faiva e Tito Tebaldi, quest’ultimo partecipe di mille battaglie in azzurro e in Benetton Rugby. Quella di Rovigo vede all’apertura il next big thing Montemauri (già promesso alle Zebre) e con il 9 uno fra Chillon e Lautaro Bazan Velez. Due mediane di assoluta qualità per un torneo come il Top10, alle quali si aggiungono altri giocatori che possono fornire opzioni. Fra fila di Padova sicuramente spicca Cameron Scott Lyle, estremo scozzese dal piede educato, e fra quelle di Rovigo invece Abner Van Reenen (centro scuola Stormers) e Diederich Ferrario (estremo argentino). Nonostante giochi centro a Rovigo, Van Reenen giocò come apertura titolare degli Stormers nella Rainbow Cup poi vinta dal Benetton Treviso nel 2020/21, ed ha un piede più che preciso. Ci sarà dunque da aspettarsi un grande ping-pong tattico fra i trequarti delle due formazioni, aspettando il primo errore in copertura ed approfittandone.

Giovanni Montemauri (sinistra) e Leonardo Sarto (destra) – fonte: Rovigo in Diretta

Più di un titolo in palio

A Parma sono attese ben sei corriere di tifosi rossoblu a supporto del Femi Cz Rovigo. Nel complesso si parla di quasi 2000 supporters per la squadra del delta del Po per una partita contro il Petrarca Padova che viene attesa in città come un evento ogni volta che si presenta. I negozianti appendono magliette, striscioni o banner colorati per tingere la città dei colori sociali, nei bar del centro non si parla d’altro, e gli sfottò (amichevoli sia chiaro) con i padovani iniziano già la settimana prima: è un vero e proprio derby, con tutto quel che serve per potersi definire tale. Negli ultimi tre anni è stata sempre questa la finale, con una vittoria per parte. In tutti e tre i casi le emozioni sono state tante, forse in particolare nella prima delle tre (’20/’21) giocata allo stadio Plebiscito di Padova e vinta da Rovigo 20-23 a tempo “rosso” con una meta arrivata dopo varie fasi in trincea sulla linea.

I tifosi del Rovigo – fonte: Rovigo in Diretta

Gli scudetti e le ambizioni celtiche

Sia Petrarca che Rovigo hanno vinto più di 10 scudetti italiani e stanno ormai approcciando i 15 vinti dal Benetton Treviso, che dal 2010/11 non partecipa più al campionato italiano. Segno, questo, che si tratta delle due squadre più forti attualmente esistenti in Italia se si guardano gli ultimi cinque anni. Non è sempre stato così però: il Petrarca ha vinto l’ultimo scudetto (2022), ha giocato la finale due anni fa, ha vinto nel 2018 e nel 2011, ma la precedente vittoria risaliva al 1987, un’altra epoca. Destino simile per Rovigo, che ha vinto nel 2021 e nel 2016, ma perso ben sei finali negli ultimi 13 anni. Le finali nel periodo dal 2000 al 2010 sono state infatti largamente dominate da Treviso, Calvisano e Viadana, e la prima finale fra Petrarca e Rovigo dell’era moderna è datata 2010/2011 (vinta da Padova), proprio nell’anno in cui Treviso e Viadana entrarono in Celtic League.

ClubWinnersWinning years
Amatori Milano181929, 1930, 1931, 1932, 1933, 1934, 1936, 1938, 1939, 1940, 1941, 1942, 1943, 1946, 1991, 1993, 1995, 1996
Benetton Treviso151956, 1978, 1983, 1989, 1992, 1997, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2006, 2007, 2009, 2010
Petrarca141970, 1971, 1972, 1973, 1974, 1977, 1980, 1984, 1985, 1986, 1987, 2011, 2018, 2022
Rovigo131951, 1952, 1953, 1954, 1962, 1963, 1964, 1976, 1979, 1988, 1990, 2016, 2021
Calvisano72005, 2008, 2012, 2014, 2015, 2017, 2019
Rugby Roma Olimpic51935, 1937, 1948, 1949, 2000
L’Aquila51967, 1969, 1981, 1982, 1994
Fiamme Oro51958, 1959, 1960, 1961, 1968
Parma31950, 1955, 1957
Partenope21965, 1966
Mogliano12013
Viadana12002
Brescia11975
Ginnastica Torino11947


Le squadre di rugby italiane per titoli nazionali vinti. Fonte: wikipedia

Uno dei progetti originali in terra veneta era quello di federare le squadre locali (tutte abbastanza forti) in una franchigia locale che ne radunasse il meglio e ne riunisse i budget per partecipare alla Celtic League. Questo progetto non funzionò per vari motivi che non possono essere riassunti in questo articolo, ma il sogno di Padova e Rovigo di poter accedere a una competizione più prestigiosa e di livello più alto non è mai tramontato. Più o meno con cadenza annuale si parla di spostare le Zebre in un luogo più fertile per il rugby, anche se questi discorsi trovano posto più al bar che in federazione. Il presidente corrente Marzio Innocenti aveva fatto intendere di gradire l’idea di spostare le Zebre a Padova e il presidente del Petrarca Banzato aveva messo sul piatto circa 6 milioni di € che sommati ai 5.3 che la FIR al momento versa nelle Zebre avrebbero pareggiato il budget del Benetton Treviso. Chiaramente l’idea aveva un senso a livello economico ma per motivi geografici e (probabilmente) politici non è andata a buon fine. Recentemente, il presidente del Rovigo Zambelli ha fatto intendere che i costi dell’alto livello sono stati altissimi, di essere pronto a investire anche lui in un progetto del genere se ce ne fosse la possibilità purché renda. Addirittura si è paventata l’idea di una franchigia Padova-Rovigo che, se avvenisse, avrebbe dell’incredibile. In tutto questo turbinìo di voci senza alcun fondamento scritto (va ribadito) la situazione rimane la solita: Padova e Rovigo si giocano ancora una volta una finale dove tutto può succedere, in uno stadio neutro (Parma) tutto esaurito, e siamo sicuri che sarà uno spettacolo.

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