Siamo al giro di boa, domani comincia il terzo turno del Women’s Six Nations.
Aprono il weekend Inghilterra e Scozia. I Cardi scozzesi, usciti sconfitti dalla Francia nel secondo turno, non sembrano, in realtà, in grado di intaccare l’egemonia inglese in questo torneo.
Seguono Irlanda e Galles, le ultime due nella classifica provvisoria, entrambe ancora a zero vittorie.
Il terzo turno verrà chiuso, infine, da Francia e Italia che si sfideranno allo Stadio Jean Bouin di Parigi.
Per tutti quelli che se lo stessero chiedendo, lo Stade Jean Bouin è un stadio da 20.000 posti, piuttosto bello, che si trova al confine sud del Bois de Boulogne, incastonato tra Le Parc de Princes (il Parc de Princes è lo stadio del Paris Saint-Germain e no, non lo sanno tutti) e lo Stade Roland Garros (ok, questo invece sì lo sanno tutti cos’è). Ah, ed è la casa dello Stade Français…
Il fatto di giocare a Parigi, paradossalmente, emoziona le francesi tanto quanto le azzurre (e forse per certi versi di più). La nazionale francese, infatti, dal suo primo incontro internazionale ad oggi, ha disputato solo tre partite a Parigi, l’ultima esattamente dieci anni fa!
La seconda giornata di Sei Nazioni
Abbiamo ancora tutti negli occhi le mete di Vittoria Vecchini (due!), di Valeria Fedrighi e di Aura Muzzo, che consegnano all’Italia una splendida vittoria contro l’Irlanda e il primo punto bonus!

Nonostante il promettente inizio di partita del XV d’Irlanda, le ottime prestazioni di Neve Jones e Katie Corrigan e il cartellino giallo a Vittoria Ostuni Minuzzi che ha avvantaggiato numericamente le irlandesi nel primo tempo, la difesa italiana è riuscita a reggere bene finché la squadra non è riuscita a trovare la chiave di volta per risolvere la partita, con la meta di Vecchini che ha dato inizio all’ascesa italiana.

Certo, non sono mancati attimi di panico negli ultimi minuti con Corrigan che segna la sua prima meta internazionale e porta l’Irlanda a -5 dall’Italia, ma nulla da fare. L’Italia vince 27-22 a Dublino e fa la storia! (qui il riassunto della partita).
La Francia, dopo la vittoria contro l’Irlanda nella prima giornata, bissa il successo vincendo contro la Scozia all’Hive Stadium. Vittoria, per la verità, abbastanza sofferta, con la squadra ospite che vince con una meta di vantaggio (qui il riassunto della partita). Troppo sofferta per una squadra che mira a conquistare il sesto titolo, il primo dal 2018, strappandolo alle rose inglesi.

(E oh, certo… Ovviamente l’Inghilterra ha battuto il Galles. Chi se lo sarebbe mai aspettato?!?)
La nazionale francese
Gli allenatori
Dal dicembre 2022, dopo l’addio dell’allenatore Thomas Darracq, sono stati nominati co-allenatori Gaëlle Mignot e David Ortiz.
Gaëlle Mignot, classe 1987, è un’ex tallonatrice francese. La sua carriera rugbistica è stata principalmente legata al Montpellier, dove ha giocato nella Premier Division femminile francese. Nel settembre 2017 si è trasferita in Inghilterra per giocare con il Richmond FC, unendosi alla neonata Tyrrells Premier League.
A livello internazionale, Mignot ha rappresentato la Francia dal 2010 al 2018, prendendo parte non solo ai Tornei Sei Nazioni, ma partecipando anche a due Coppa del Mondo di Rugby Femminile, nel 2010 e nel 2014. Come capitano della squadra francese durante il Campionato Sei Nazioni Femminile del 2014 ha lasciato un segno importante, segnando due mete nella partita di apertura contro l’Inghilterra.
Nel maggio 2022, cinque mesi prima dei Mondiali in Nuova Zelanda, ha assunto il ruolo di coach of scrum and contact attitudes, nonché di vice-allenatore della Nazionale francese. Dal dicembre 2022, è co-head coach della nazionale francese.

David Ortiz è stato direttore del centro di formazione dell’Union Beagle Bordeaux dal 2010 al 2020. Con l’UBB, tra l’altro, ha vinto il campionato espoirs nel 2016.
Nel 2020 lascia il club per entrare nello staff della nazionale U20.
Dal 2022 è co-allenatore della nazionale femminile di rugby.
Le giocatrici convocate
Sono 30 le giocatrici convocate dal duo Mignot-Ortiz, di cui 17 avanti e 13 tre quarti:
| Giocatrice | Ruolo | Caps | Club di provenienza |
| Rose Bernadou | Pilone | 7 | Montpellier HR |
| Axelle Berthoumieu | Terza linea ala | 8 | Blagnac RF |
| Manon Bigot | Tallonatore | 1 | Blagnac RF |
| Léa Champon | Terza linea ala | 0 | FC Grenoble Amazones |
| Annaëlle Deshayes | Pilone | 14 | Stade Bordelais |
| Charlotte Escudero | Terza linea centro | 5 | Stade Toulousain |
| Madoussou Fall | Seconda linea | 10 | Stade Bordelais |
| Manae Feleu | Seconda linea | 5 | FC Grenoble Amazones |
| Teani Feleu | Primo centro | 0 | FC Grenoble Amazones |
| Emeline Gros | Terza linea centro | 12 | FC Grenoble Amazones |
| Gaëlle Hermet | Terza linea ala | 29 | Stade Toulousain |
| Clara Joyeux | Pilone | 18 | Blagnac RF |
| Assia Khalfaoui | Pilone | 9 | Stade Bordelais |
| Romane Menager | Terza linea centro | 30 | Montpellier HR |
| Ambre Mwayembe | Pilone | 3 | FC Grenoble Amazones |
| Elisa Riffonneau | Tallonatore | 3 | Trailfinders Women |
| Agathe Sochat | Tallonatore | 24 | Stade Bordelais |
| Chloé Vauclin | Mediano di mischia | 0 | Stade Rennais |
| Kiara Zago | Seconda Linea | 0 | Stade Toulousain |
| Cyrielle Banet | Ala | 16 | Montpellier HR |
| Océane Bordes | Mediano di mischia | 0 | Stade Toulousain |
| Émilie Boulard | Estremo | 12 | Blagnac RF |
| Pauline Bourdon Sansus | Mediano di mischia | 22 | Stade Toulousain |
| Morgane Bourgeois | Estremo | 1 | Stade Bordelais |
| Alexandra Chambon | Mediano di mischia | 10 | FC Grenoble Amazones |
| Caroline Drouin | Mediano di apertura | 10 | Stade Rennais |
| Nassira Konde | Primo centro | 2 | Stade Bordelais |
| Marine Menager | Ala | 25 | Montpellier HR |
| Lina Queyroi | Primo centro/mediano di apertura | 0 | Blagnac RF |
| Suliana Sivi | Ala | 0 | Stade Rennais |
| Lina Tuy | Mediano di apertura | 0 | ASM Romagnat |
| Gabrielle Vernier | Secondo centro | 21 | Blagnac RF |
Com’è stato già per l’Irlanda, salta all’occhio la giovinezza della squadra.
Nemmeno la metà possono considerarsi veterane, ad essere molto generosi e definire una giocatrice con 10 caps ‘veterana’.
Sono 8 le esordienti convocate (a cui aggiungere almeno altre 5 quasi-esordienti).
Questo potrebbe decisamente essere uno dei motivi per cui la nazionale francese sta mostrando risultati, per quanto positivi, decisamente incostanti: dai 38 punti segnati all’Irlanda ad una vittoria appena strappata alla Scozia.
Ciò nonostante, les Bleues hanno mostrato in questo inizio di torneo di avere una difesa molto solida che rappresenta il loro punto di forza.
Dove ci eravamo lasciati: Francia vs Italia 2023
L’anno scorso la Francia aveva chiuso il Sei Nazioni al secondo posto con delle prestazioni molto solide: di fatto ha distrutto Irlanda e Scozia, affibbiando 55 punti ciascuna, e competendo alla pari con l’Inghilterra, che ha vinto di ‘soli’ 5 punti a Twickenham (la partita è finita 38 a 33 per le Rose Rosse).
Anche l’Italia era uscita sconfitta dalla partita, ma soffrendo decisamente meno les Bleues rispetto alle squadre britanniche. Quella dell’anno scorso era stata una partita al cardiopalma, vinta 22 a 12 dalle francesi, superiori sia in mischia chiusa che in touche, ma che aveva mostrato un’Italia sempre in partita al netto di qualche ingenuità. Va detto che quella dell’anno scorso era anche un’Italia in fase di transizione generazionale…

Il torneo così solido del XV di Francia, con una sola sconfitta di pochissima misura nella fortezza di Twickenham, secondo me è dovuto (anche e forse soprattutto) al fatto che la forza del XV di Francia stava più nel collettivo, nella sua compattezza e costanza, che in singole personalità di spicco.
Attenzione, non voglio certo dire che la Francia sia scevra di giocatrici notevoli, al contrario! Una su tutte Gabrielle Vernier (miglior giocatrice del torneo!), ma anche Emilie Boulard e Charlotte Escudero.
(Sì, non ho citato Jessy Tremouliere e Audrey Forlani, non mi piace menzionare giocatrici che non potrete vedere in campo in questo torneo… Credo produca il terribile effetto di generare nostalgia anche in chi ha appena cominciato a seguire il rugby femminile e di questa nostalgia ne è – per sua fortuna – risparmiato!).

Che partita aspettarci
Inutile nascondersi, la Francia non è quella dell’ultimo Sei Nazioni!
Certo, risultati positivi ne ottiene, ma più grazie ad una difesa granitica che ad un attacco che è il fantasma di quello di un anno fa.
Dalla partita di Twickenham ha cominciato a scendere la china, vincendo di un solo punto contro le Black Ferns nel WXV 1 di ottobre 2023 e perdendo poi contro Australia e Canada, chiudendo penultima il girone.

Secondo me, questa partita è tutt’altro che scritta! Per quattro ragioni:
- Innanzitutto, si scontrano due squadre entrambe con difese estremamente compatte e coese e con attacchi con eccellenti individualità, ma che complessivamente non realizzano appieno il loro potenziale
- In secondo luogo, la Francia viene da un periodo non eccelso. Ha pochi punti fermi a cui aggrapparsi e molto da ricostruire. L’Italia, invece, si è tolta il dente dell’Inghilterra nella prima giornata e, messasi il peggio alle spalle, è andata a conquistare una vittoria storica a Dublino… Psicologicamente le Azzurre partono in vantaggio
- Le avversarie sono conosciute anche nella dimensione del club: coach Raineri ha schierato tutte le giocatrici che militano in squadre francesi: Ilaria Arrighetti dallo Stade Rennais (che torna al rugby internazionale dopo un lungo infortunio. Bentornata!), Valeria Fedrighi dallo Stade Toulousain, Veronica Madia dalle Grenoble Amazones, Gaia Maris e Francesca Sgorbini dall’ASM Romagnat Rugby (dove giocava anche Sara Tounesi prima di trasferirsi alle Sale Sharks nel 2022)
- Le francesi hanno perso Caroline Drouin, sostituita da Lina Queyroi all’apertura. Mercoledì scorso, però, si è infortunata anche la Queyroi. Mignot e Ortiz dovranno per forza ricorrere a Lina Tuy, 19 anni e 1 cap ottenuto all’inizio di questo Sei Nazioni.

Detto questo, la partita si giocherà in casa francese, non proprio un ambiente ospitale di solito… Inoltre, les Bleues sono fiduciose di vincere, forti delle quattro vittorie negli ultimi cinque incontri. Ma io un po’ mi permetto di crederci, Allez Azzurre!!!!
2 pensieri riguardo “Dall’Azzurro al Bleues. Sfumature di Italia – Francia”