La settimana scorsa ho proposto un analisi dei numeri difensivi di ciascuna squadra di URC, e dei singoli giocatori che hanno contribuito di più alla fase difensiva delle varie franchigie che partecipano a questo campionato internazionale. Non potevo, dunque, non dare uno sguardo anche ai valori offensivi delle squadre e dei giocatori coinvolti per vedere anche l’altra faccia della medaglia. Una squadra capace di difendere ma incapace di offendere è una squadra di bassa classifica, tanto quanto il suo contrario: entrambe le fasi sono importanti, e spesso vince chi fa abbastanza bene in entrambe. Andiamo dunque a vedere i numeri che contraddistinguono le fasi offensive delle squadre di URC, e i migliori giocatori nelle principali abilità.

Chi guadagna più metri per partita e per carry?
Questa è forse la statistica che più mi affascina. La capacità di un singolo giocatore di guadagnare metri prendendo la palla in un punto x del campo e facendola avanzare fino ad un punto y, più avanti nella direzione della linea di meta avversaria. Si tratta di una misura diretta della capacità di incidere nell’avanzamento della squadra spostando avanti la trincea. Sono solitamente le ali, gli estremi, e i centri a dominare questa classifica per via delle loro capacità di rompere la linea e sfuggire per qualche metro grazie alla loro velocità. I metri guadagnati per partita però non bastano, perché potrebbero essere frutto di un paio di folate offensive in una partita scialba. Trovo molto più informativi i metri guadagnati per ball carry, ossia quanti metri in media un giocatore guadagna in media quando riceve il pallone. Andiamo a vedere i cinque migliori del torneo.
Player | Club | Role | Games played | Metres per game | Metres per carry |
---|---|---|---|---|---|
Grant Williams | Cell C Sharks | Scrum Half | 12 | 22.8 | 9.8 |
Ruan Pienaar | Cell C Sharks | Scrum Half | 5 | 19.4 | 9.7 |
Kurt Lee Arendse | Vodacom Bulls | Fullback | 14 | 77.6 | 9.0 |
Sebastian Cancelliere | Glasgow Warriors | Wing | 7 | 58.0 | 9.0 |
Quan Horn | Emirates Lions | Centre | 10 | 53.2 | 8.9 |
Fra questi, colpisce la riga di Kurt Lee Arendse che mette sul piatto una seria candidatura per vincere questo titolo durante questa stagione, come ha ampiamente dimostrato anche contro Treviso. Ben 77.6 metri guadagnati per partita, e ben 9 metri guadagnati per ball carry. Un giocatore letale palla in mano, capace di bucare la difesa e far avanzare la squadra quasi ad ogni possesso. Dato molto interessante anche quello sui due mediani di mischia dei Cell C Sharks, che dominano la classifica con 9.8 e 9.7 metri per carry. Chiaro, il guadagno totale per partita non è paragonabile a quello di Arendse, ma è interessante vedere come ben due mediani di mischia della stessa squadra siano al comando. Indice di un modo specifico di intendere il ruolo del numero 9, verosimilmente prediligendo ripartenze veloci per costringere l’avversario ad arretrare di 10 metri. Sarà una coincidenza, ma il guadagno per carry è sostanzialmente di 10 metri per ciascuno dei due. Infine, molto interessante vedere Sebastian Cancelliere in questa top 5. Non convocato dai Pumas, sta giocando con l seconda selezione Argentina un po’ come il nostro Tomas Albornoz. Proprio Albornoz sarebbe in questa top 5 se escludessimo estremi ed ali. I giocatori che non ricoprono questi due ruoli hanno meno opportunità di involarsi oltre la linea della difesa e i metri guadagnati sono quasi tutti frutto di scontri fisici vinti e spazi ben utilizzati.

Quale squadra è più efficace in avanzamento?
La domanda che mi sorge spontanea a questo punto è quale sia la squadra che guadagna più metri, nel complesso, e quale squadra segni più punti a fronte di un guadagno territoriale? Ho raggruppato i dati per squadra facendo le dovute medie, somme e normalizzazioni per partita a seconda di quante partite ha giocato ciascuna squadra, e ottenuto una lista di valori per squadra. I valori che mi interessavano, nello specifico, erano i metri guadagnati per partita da ogni squadra, e il numero medio di carries che intercorrono fra una meta e l’altra. In altre parole, quanto una squadra è capace di guadagnare terreno, e quanto faccia possesso sterile. Va da sè che un numero basso di carries per try è la condizione migliore. Ecco qua i risultati.
Club | Season games | Metres per game | Carries per try |
---|---|---|---|
Cell C Sharks | 19 | 344.9 | 29.2 |
Leinster | 20 | 428.0 | 29.4 |
Dhl Stormers | 21 | 362.9 | 30.2 |
Scarlets | 18 | 348.9 | 30.8 |
Vodacom Bulls | 21 | 362.1 | 31.0 |
Munster | 20 | 313.4 | 31.7 |
Benetton | 18 | 336.0 | 33.8 |
Ospreys | 18 | 279.2 | 36.1 |
Edinburgh | 19 | 387.6 | 39.8 |
Emirates Lions | 18 | 311.4 | 40.6 |
Glasgow Warriors | 19 | 340.4 | 41.2 |
Ulster | 20 | 337.0 | 41.6 |
Connacht | 18 | 362.3 | 41.8 |
Cardiff Rugby | 18 | 336.9 | 50.9 |
Dragons | 18 | 302.0 | 53.8 |
Zebre Parma | 18 | 310.6 | 57.7 |
Ho trovato questi risultati in parte una conferma e in parte una sorpresa. Ci sono tre macro-gruppi di squadre attorno ai 30 carries/try, attorno ai 40 carries/try, e sopra i 50 carries/try. Le due finaliste del torneo sono attorno ai 30, segno della loro efficacia offensiva. Sorprende Ulster, quintultima nonostante la semifinale di URC raggiunta. Potrebbe però essere più un effetto del tipo di rugby giocato dalla squadra di Belfast, muovendo la palla fra gli avanti fino a che non si trova un buco dove un’ala come Robert Baloucoune possa inserirsi. A Treviso dovremmo rammaricarci un po’: con solo 33 carries per try siamo messi molto bene in questa classifica, segno che siamo capaci di incidere. Abbiamo segnato 52 mete in stagione, 5 in meno di Ulster. Siamo, però, la terza squadra del torneo per penalità concesse (209) contro le 175 di Ulster (terzultima). Proprio le penalità mi permettono di collegarmi all’ultimo tema di questa tabella: quello relativo agli Ospreys. Guardate che basso il numero di metri guadagnati per partita (279.2). Sono in assoluto la squadra che ha guadagnato meno metri, ma sono anche quella che ha commesso meno penalità (169) e fra le tre che hanno preso meno cartellini. Sono, inoltre, la squadra che ha perso meno turnover (214). Ricordando i valori difensivi di cui abbiamo parlato la settimana scorsa: gli Ospreys mostravano un elevato numero di placcaggi per partita (136), con un buon successo (85%), poche penalità per partita (9) e un buon numero di turnover per partita (7). Dunque, sebbene Leinster sia la regina dei punti segnati (634), delle mete segnate (87), e seconda per numero di carries fra una meta e l’altra (29.4), è dagli Ospreys che sono impressionato. Non hanno costruito tanto, ma hanno raccolto tantissimo in proporzione.

Chi rompe di più la linea della difesa?
Un’altra importante statistica per capire quanto una squadra riesca ad essere incisiva in attacco è quella che definisce quante volte un giocatore riesce a bucare la linea della difesa ogni partita. Nello specifico, ho deciso di considerare non solo quante volte un giocatore buchi la linea della difesa in ciascuna partita, ma ogni quanti carries questo accada. In altre parole, se un giocatore porta palla tre volte e buca la linea della difesa una volta, è molto più efficace di uno che porta palla 80 volte e la buca tre volte. Ecco i migliori cinque per questa specifica caratteristica.
Player | Club | Role | Games played | Breaks per game | Carries per break |
---|---|---|---|---|---|
Grant Williams | Cell C Sharks | Scrum Half | 12 | 0.9 | 2.5 |
Ruan Pienaar | Cell C Sharks | Scrum Half | 5 | 0.6 | 3.3 |
Keelan Giles | Ospreys | Wing | 10 | 1.2 | 3.4 |
Leolin Zas | Dhl Stormers | Wing | 12 | 1.8 | 4.0 |
Corey Baldwin | Scarlets | Wing | 5 | 0.8 | 4.0 |
Anche in questo caso i due mediani di mischia dei Cell C Sharks dominano la classifica. Appare evidente che gli Sharks sfruttino il calcio veloce del mediano di mischia dopo un fallo per ripartire velocemente forzando la difesa ad arretrare di dieci metri. È molto interessante vedere in questa top 5 le due ali gallesi Keelan Giles e Corey Baldwin, rispettivamente agli Ospreys e agli Scarlets. Sebbene la stagione gallese di club non sia stata entusiasmante, queste due squadre si sono date battaglia per vincere il Welsh Shield e guadagnare un posto in Champions Cup. Per capirci di più, ho aggregato questi valori per squadra e li ho ordinati per carries/break. Meno carries/break significa che la linea difensiva viene bucata più spesso rispetto al numero di possessi.
Club | Season_games | Breaks_per_game | Carries_per_break |
---|---|---|---|
Dhl Stormers | 21 | 7.5 | 12.4 |
Cell C Sharks | 19 | 5.8 | 15.8 |
Scarlets | 18 | 6.7 | 16.0 |
Leinster | 20 | 7.2 | 17.9 |
Vodacom Bulls | 21 | 5.9 | 18.2 |
Edinburgh | 19 | 6.5 | 18.3 |
Emirates Lions | 18 | 4.7 | 19.3 |
Benetton | 18 | 4.8 | 20.2 |
Connacht | 18 | 5.6 | 20.3 |
Ulster | 20 | 5.2 | 22.6 |
Cardiff Rugby | 18 | 4.9 | 22.6 |
Glasgow Warriors | 19 | 5.1 | 22.7 |
Zebre Parma | 18 | 4.1 | 22.9 |
Dragons | 18 | 4.4 | 24.2 |
Ospreys | 18 | 3.8 | 24.4 |
Munster | 20 | 4.4 | 25.1 |
Gli Ospreys sono ultimi per numero di clean breaks per partita (3.8) e penultimi per numero di carries fra una rottura e l’altra (24.4). Anche questo conferma la grande efficacia della fase offensiva degli Ospreys, come già testimoniato dalle precedenti tabelle. Leader di questa classifica sono i DHL Stormers, con 7.5 breaks per partita e 12.4 carries per break. La squadra di Città del Capo ha fatto del gioco rotto la sua specialità ed è riuscita a sfruttarlo per vincere il torneo nonostante la fisicità degli avversari, soprattutto in finale contro i Bulls. Non a caso, a mio modo di vedere la partita più entusiasmante dei playoff è stata la semifinale contro Ulster, squadra dal gioco simile e per ciò più difficile da contrastare. Il duello fra Robert Baloucoune e Warrick Gelant ha acceso il match. Trovo molto interessante che Munster sia ultima in questa classifica nonostante l’alto rendimento. È chiaro che l’approccio al rugby dalle parti di limerick sia più basato sullo scontro fisico e sull’avanzare per sfondamento, che non sugli inserimenti dei trequarti nelle maglie della difesa.

Chi ha mandato più atleti in meta?
Un’ultima abilità offensiva che voglio prendere in analisi è quanti giocatori sono arrivati a meta per ciascuna squadra. Non si tratta ovviamente di una statistica estremamente robusta nel definire l’abilità di una squadra di attaccare, ma c’è una certa correlazione fra il mandare in meta molti atleti diversi e l’essere poliedrici in fase offensiva. Le squadre che segnano in un modo solo, infatti, magari fanno bene in stagione regolare ma raramente sono le squadre più vincenti. Diversificare è la chiave del successo. Ecco le squadre ordinate per numero di giocatori andati in meta nella stagione 2022/23.
Club | Players in try | Tries | Points |
---|---|---|---|
Leinster | 33 | 87 | 581 |
Munster | 29 | 69 | 345 |
Cell C Sharks | 26 | 60 | 492 |
Ulster | 26 | 57 | 447 |
Scarlets | 25 | 63 | 417 |
Benetton | 24 | 52 | 414 |
Connacht | 24 | 49 | 375 |
Glasgow Warriors | 23 | 53 | 359 |
Zebre Parma | 21 | 29 | 227 |
Vodacom Bulls | 20 | 73 | 513 |
Dhl Stormers | 19 | 65 | 487 |
Edinburgh | 19 | 57 | 397 |
Cardiff Rugby | 18 | 39 | 195 |
Ospreys | 18 | 46 | 232 |
Dragons | 17 | 36 | 284 |
Emirates Lions | 17 | 40 | 307 |
A dominare la top 5 di questa classifica ci sono ben tre squadre irlandesi, con l’aggiunta degli Sharks e degli Scarlets. I 33 giocatori a meta di Leinster sono senza dubbio anche frutto della grande profondità di rosa della squadra di Dublino, che può contare su un array virtualmente infinito di giocatori. Basti pensare alla scoppola rifilataci a Treviso da una squadra di cui non conoscevo nemmeno tutti i giocatori titolari. Questa tabella è anche molto utile nel capire come attaccano determinate squadre. Ad esempio, ancora una volta gli Ospreys si classificano verso il fondo. Un dato che interpreto così: pochi ma buoni. Non molti i volti andati a meta dalle parti di Swansea, ma avendo vinto il Welsh Shield, ha decisamente pagato investire su di loro. C’è inoltre qualcosa da dire su Leinster. La squadra di Dublino fa molto turnover e preserva i suoi talenti migliori per le partite che contano. Queste partite, però, quest’anno le ha perse sebbene di poco. Questa grande diversificazione di volti nella lineup di ogni fine settimana ha sicuramente dato grande minutaggio a giocatori inesperti contribuendo a rafforzare quella che è la seconda batteria di giocatori della squadra. Allo stesso tempo, però, è una strategia che non ha pagato appieno visto che il club è rimasto senza argenteria. Non mi stupirei se il prossimo anno Leo Cullen desse più minuti in campionato ai giocatori più importanti. Ecco infatti una tabella con i giocatori di Leinster che hanno almeno 10 caps con una nazionale, e il numero di partite giocate in campionato. Colpiscono in particolare le poche partite di Sexton e Furlong.
Player | Games_played | Games_started | Caps |
---|---|---|---|
Cian Healy | 11 | 3 | 116 |
Johnny Sexton | 4 | 2 | 111 |
Sean Cronin | 11 | 4 | 72 |
Devin Toner | 11 | 6 | 70 |
Tadhg Furlong | 6 | 4 | 64 |
Robbie Henshaw | 5 | 4 | 61 |
Andrew Porter | 7 | 5 | 43 |
James Ryan | 5 | 4 | 42 |
Garry Ringrose | 8 | 7 | 42 |
Josh Van Der Flier | 8 | 6 | 40 |
Jack Conan | 5 | 4 | 31 |
Jordan Larmour | 9 | 8 | 30 |
Rhys Ruddock | 16 | 12 | 27 |
Dave Kearney | 4 | 3 | 19 |
Hugo Keenan | 6 | 6 | 19 |
Luke Mcgrath | 16 | 10 | 19 |
Jamison Gibson Park | 7 | 4 | 17 |
Ronan Kelleher | 4 | 2 | 17 |
Caelan Doris | 7 | 6 | 16 |
Ross Byrne | 16 | 12 | 13 |
James Lowe | 6 | 5 | 12 |
Dan Leavy | 7 | 4 | 11 |
In conclusione: chi attacca meglio?
Tiriamo le somme. Leinster è una macchina da mete, virtualmente qualsiasi giocatore della franchigia di Dublino riesce a segnarne una, e gli servono relativamente pochi possessi per arrivare oltre la linea. Il premio per il miglior attacco deve per forza di cose andare a loro, nonostante l’uscita dai playoff in semifinale e la Champions Cup persa in finale. La macchina offensiva messa in piedi da Leo Cullen è devastante contro ogni avversario, e non ha pietà. Esempi fulgidi sono il 17-61 rifilato a noi a Treviso durante il periodo del Sei Nazioni giocando con le riserve delle riserve, nonché l’89-7 rifilato ai giovincelli del Montpellier a fine Gennaio. Men versus boys, in molte occasioni, è ciò che è sembrato vedere Leinster attaccare contro chiunque. Ci sono però delle menzioni d’onore. La prima va sicuramente agli Ospreys: la squadra di Swansea ha saputo capitalizzare tantissimo rispetto al poco creato, vincendo uno shield e qualificandosi in Champions Cup. Inoltre, una menzione d’onore va ai DHL Stormers per aver saputo fare del clean break un arte fino al raggiungimento del titolo di campioni della stagione 2022/23 di URC partendo da terza squadra sudafricana nel sentire comune. Magari non hanno dominato tutte le statistiche, ma massimizzandone una sono riusciti a portare a casa dell’argenteria. A inizio stagione, quando persero contro di noi a Monigo, nessuno ci avrebbe creduto.

Un pensiero riguardo “URC: qual è l’attacco più efficace del torneo?”