21 dicembre 2024, Treviso, 28 dicembre 2024, Parma: le date dei prossimi incontri tra Benetton e Zebre, il derby italiano dello United Rugby Championship. Un derby non tradizionale, ricco di sfaccettature e aneddoti da raccontare. Un derby che, stando agli ultimi comunicati federali, potrebbe non ripetersi mai più già dall’anno prossimo.
Un derby nato per caso
22 dicembre 2012: a Parma si gioca il primo incontro della storia tra Zebre e Benetton Rugby Treviso, nel fu RaboDirect Pro12. Nessuna delle due squadre, a dir la verità, avrebbe dovuto partecipare al campionato sovranazionale nato dall’espansione della Celtic League, torneo che includeva rappresentanti di Galles, Scozia e Irlanda.
Andando indietro nel tempo, la FIR decise di entrare nella lega celtica a partire dalla stagione 2010/2011, aprendo un bando a cui parteciparono in ultima istanza cinque entità sportive: Aironi, Benetton Treviso, Praetorians Roma, Duchi Nord-Ovest e SPQRugby Roma. Il 18 luglio 2009, il consiglio federale annuncia di aver “indicato negli Aironi e nei Praetorians Roma le due entità da raccomandare al Board della Celtic League dopo ulteriori verifiche, entro il 30 settembre, da parte di una Commissione Tecnica e di una Commissione di controllo finanziario istituite ad hoc”. La grande sorpresa è l’esclusione dei campioni d’Italia del Benetton Treviso, e di conseguenza del bacino veneto, storicamente il più forte e importante del rugby italiano. La società trevigiana verrà in seguito riammessa a scapito del consorzio romano (le garanzie riguardanti i contributi provenienti dagli enti pubblici e dal ticketing non furono ritenute sufficienti), ma la storia racconta che in prima battuta non fu selezionata per giocare nell’odierno URC. Dall’altro lato, le Zebre presero il posto degli Aironi solo due anni dopo l’ingresso nel torneo celtico, quando a seguito delle difficoltà finanziarie della franchigia a guida viadanese la FIR decise di far subentrare una nuova entità federale con sede a Parma.

Il derby tra Zebre e Benetton è sempre stato molto sentito dai giocatori, nonostante non abbia radici profonde come ad esempio lo storico derby d’Italia, quello tra Petrarca e Rovigo. La rivalità emerge naturalmente, quando sono soltanto due le squadre italiane a competere nello stesso campionato, ma è accentuata dal fatto che i giocatori si conoscono molto bene per aver giocato insieme nel campionato italiano o nelle varie nazionali azzurre. In particolare, è favorita dal fatto che spesso i derby si sono giocati nel periodo tra Natale e Capodanno: non una garanzia di spettacolo per i tifosi, dato che freddo e umido non favoriscono certo il bel gioco, ma una spinta in più per i giocatori che puntano a vestire l’azzurro nel vicino Sei Nazioni, magari rubando la maglia proprio a chi si trovano di fronte. Tra il pubblico di Treviso e quello di Parma, come sempre nel rugby, c’è poi rispetto e amicizia, come racconta l’esultanza di Monigo all’annuncio della prima vittoria di sempre delle Zebre.
I numeri di Benetton – Zebre
Il tabellino degli incontri ufficiali riporta 30 partite: 23 vittorie biancoverdi, 7 zebrate e nessun pareggio. Curiosamente, le Zebre hanno vinto più derby a Treviso (4) che a Parma (3). I punti segnati in totale sono stati 1’154 (706 dal Benetton e 468 dalle Zebre), per un risultato medio di 24 a 16 a favore dei trevigiani. La maggior parte degli incontri sono state partite tirate: ben 17 su 30 si sono concluse con una differenza punti inferiore a 10. Soltanto una volta le Zebre hanno vinto con un margine a due cifre, il 03/01/2016 a Monigo (8-18), mentre il Benetton ha vinto di più di 20 punti in 5 occasioni, tutte nelle ultime 3 stagioni.
Un tema che emerge spesso nelle discussioni riguardanti le franchigie è il numero di stranieri che mettono in campo. In particolare, l’impressione generale è che le Zebre siano più “italiane” del Benetton, ma se andiamo ad analizzare le formazioni dei derby la distanza tra le due squadre in questo senso è minima. Arrotondando i numeri, nei 30 derby passati le Zebre hanno schierato mediamente 15 giocatori formati in Italia, 2 italiani formati all’estero e 1 equiparato. Il Benetton, rispettivamente 13, 3 e 2. In media, quindi, entrambe le squadre hanno messo in lista gara 18 giocatori legati all’azzurro.
I protagonisti dei derby
Lato statistiche individuali, il miglior marcatore assoluto nei derby Benetton – Zebre è un giocatore dei parmensi, il mediano d’apertura Carlo Canna. Il beneventano, infatti, ha segnato in totale 105 punti, frutto di 4 mete, 14 calci di trasformazione e 19 di punizione. Tra le Zebre, i suoi inseguitori sono lontanissimi: Marcello Violi e Antonio Rizzi con rispettivamente 31 e 26 punti. Tra i trevigiani, il mattatore principe è Rhyno Smith, che in appena 5 incontri è riuscito a segnare ben 4 mete, 4 penalità e 14 trasformazioni, per un totale di 60 punti. Dietro di lui due nomi importanti della storia recente come Tommaso Allan (49 punti in 10 derby) e Jayden Hayward (46 in 17).
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I metaman delle Zebre, con 4 marcature pesanti a testa, sono Carlo Canna e Luca Bigi. Per i leoni, Federico Ruzza e Monty Ioane sono a 6 mete. Kris Burton è invece l’autore degli unici due drop andati a segno nelle 30 partite, entrambi marcati nel derby di ritorno della prima stagione.
Di nuovo Carlo Canna è il secondo giocatore ad aver preso parte a più derby, ben 19 sui 20 disputati nelle 7 stagioni in cui ha militato a Parma. Al primo posto c’è un’altra zebra, Guglielmo Palazzani (20), mentre sul gradino più basso del podio c’è Federico Ruzza, che somma 3 presenze dalla panchina con la maglia delle Zebre a 15 con quella del Benetton. Ruzza è uno dei molti giocatori ad aver indossato i colori di tutte e due le squadre, ma solo tre hanno segnato dei punti nei derby per entrambe: Luca Bigi, Mattia Bellini ed Edoardo Padovani. A loro si potranno aggiungere, nei prossimi incontri, Luca Morisi da un lato e Marco Manfredi dall’altro.
Il primo derby
Il primo incontro in assoluto tra Zebre e Benetton si disputa a Parma il 22 dicembre 2012, in uno Stadio XXV Aprile in via di costruzione e non ancora intitolato a Sergio Lanfranchi (lo sarà solo nel 2015). Le Zebre sono allenate dal francese Christian Gajan (assistenti Troiani e Troncon), il Benetton è al culmine dell’era Franco Smith, i capitani di giornata sono rispettivamente Nicola Cattina e Leonardo Ghiraldini. Dei 30 giocatori titolari, ben 26 hanno o avranno presenze con la maglia degli Azzurri: i quattro rimanenti sono i bresciani Fazzari e Cattina, e i due secondi centri stranieri, l’internazionale samoano Sinoti e quello giapponese (di origine tongana) Loamanu. Nei 46 in lista gara, 30 sono di formazione italiana (16 zebre e 14 leoni) e 36 hanno rappresentato l’Italia sulla scena internazionale, tra cui i centurioni Zanni, Ghiraldini e Bergamasco sr.
| Zebre Parma | Numero | Benetton Treviso |
|---|---|---|
| Salvatore Perugini | 1 | Michele RIZZO |
| Carlo Festuccia | 2 | Leonardo GHIRALDINI |
| Carlo Fazzari | 3 | Lorenzo CITTADINI |
| Quintin GELDENHUYS | 4 | Francesco MINTO |
| Josh SOLE | 5 | Cornelius VAN ZYL |
| Nicola CATTINA | 6 | Simone FAVARO |
| Mauro BERGAMASCO | 7 | Alessandro ZANNI |
| Andries VAN SCHALKWYK | 8 | Dean BUDD |
| Tito TEBALDI | 9 | Edoardo GORI |
| Luciano ORQUERA | 10 | Alberto DI BERNARDO |
| Leonardo SARTO | 11 | Tommaso IANNONE |
| Matteo PRATICHETTI | 12 | Alberto SGARBI |
| Sinoti SINOTI | 13 | Christian LOAMANU |
| Giambattista VENDITTI | 14 | Ludovico NITOGLIA |
| Paolo BUSO | 15 | Luke MCLEAN |
| Andrea MANICI | 16 | Franco SBARAGLINI |
| Matias AGUERO | 17 | Matteo MUCCIGNAT |
| Luca REDOLFINI | 18 | Bees ROUX |
| Michael VAN VUREN | 19 | Marco FUSER |
| Filippo FERRARINI | 20 | Valerio BERNABÒ |
| Alberto CHILLON | 21 | Paul DERBYSHIRE |
| Samuele PACE | 22 | Tobias BOTES |
| Ruggero TREVISAN | 23 | Kris BURTON |
Le immagini che ci restituiscono gli highlights della partita non sono certo entusiasmanti, a partire dal contorno: tribuna nord in costruzione, spalti lontani dall’essere pieni, nebbia e campo pesante. Nonostante il numero di internazionali in campo, le due squadre non riescono a produrre gioco e il primo tempo si conclude zero a zero. Protagonisti in negativo l’apertura del Benetton Di Bernardo, che sbaglia tre calci piazzati, e la disciplina delle Zebre, punite con due cartellini gialli dall’arbitro francese Cardona. La partita si sblocca all’inizio della ripresa, quando il Benetton va in meta con Loamanu dopo quattro cariche sui 5 metri parmensi e Di Bernardo centra finalmente i pali con una trasformazione facile. Il risultato finale è un 10 a 3 per i trevigiani, con il tabellino che riporta un 2 su 6 dalla piazzola per Di Bernardo e un 1/2 per Orquera.
Il copione sarà molto simile per la gran parte dei derby futuri: tanti errori dovuti alle condizioni meteo, indisciplina e nervosismo per la posta in palio, allenatori e giocatori che si conoscono a menadito non favoriranno di certo il bel gioco.
Un derby mangia allenatori
Un fil rouge che lega i derby nel corso degli anni è il loro impatto sulle carriere dei capo allenatori di entrambe le squadre, molte delle quali sono terminate in anticipo poco dopo le partite tra Benetton e Zebre. Si potrebbe argomentare che ciò è in parte dovuto alla loro collocazione a metà stagione, il momento forse più indicato per un cambio in corsa, ma è innegabile che perdere uno o due incontri contro i rivali più sentiti ha un forte impatto su questo tipo di scelte.
Il primo a farne le spese fu Andrea Cavinato, che paventò le dimissioni dopo la sconfitta nel derby del 28 dicembre 2014, a cui le Zebre arrivarono da grandi favorite. I parmensi persero anche il derby di ritorno una settimana dopo e le crepe nello spogliatoio si allargarono, fino ad arrivare ai famigerati fatti di febbraio, a seguito dei quali Cavinato e il ds Manghi presentarono le dimissioni. La stagione successiva toccò invece al cugino di Cavinato, l’head coach dei Leoni Umberto Casellato: il Benetton si presentò alla vigilia dei due incontri con una striscia di 20 (venti!) sconfitte consecutive alle spalle. Le due ulteriori nei derby costarono la panchina al tecnico trevigiano, il cui esonero fu ufficializzato il giorno dopo l’8 a 18 di Monigo, peggior parziale di sempre contro i parmensi.
A gennaio 2017 fu un altro allenatore delle Zebre, Gianluca Guidi, a concludere in anticipo la sua avventura. La seconda stagione del tecnico bresciano fu nettamente in flessione rispetto alla prima, e la sconfitta nel derby di Natale, seguita a stretto giro da due risultati pesantissimi in Irlanda, portò alla risoluzione consensuale del contratto.
Nel ping pong tra Parma e Treviso, arriviamo alla stagione 20/21. Le Zebre non giungono in formissima ai derby, ma il Benetton è messo peggio: in Pro14 non porta a casa nemmeno una vittoria, falcidiato da covid e infortuni (in un momento saranno 25 i giocatori indisponibili). Entrambi i derby vanno alle Zebre, e il 12 gennaio 2021 il Benetton comunica che a fine stagione Kieran Crowley lascerà la guida della squadra con un anno di anticipo. In campionato sarà la stagione delle zero vittorie, ma la conquista della Rainbow Cup a fine stagione porrà solide fondamenta per il futuro dei Leoni – e dell’Italia.
Infine, tornando alle Zebre, il 14 a 39 fatto segnare a Parma la vigilia di Natale del 2021 sancì la fine dell’esperienza di Michael Bradley alla guida della franchigia federale, ufficializzata dieci giorni dopo.
Oggi: gli ultimi derby?
Nella stagione attuale, i due incontri si disputeranno il 21 dicembre a Treviso e il 28 a Parma. Negli ultimi derby non c’è stata storia, il Benetton ha una striscia aperta di 8 vittorie, di cui ben 5 terminate con più di 20 punti di differenza. Tuttavia, le carte in tavola non sono le stesse degli scorsi anni: il Benetton di Marco Bortolami è in flessione, con il gruppo di nazionali stanco dopo due anni quasi senza pause, mentre l’arrivo di Massimo Brunello alla testa delle Zebre sembra averle rivitalizzate, complice la crescita di diversi giovani da lui seguiti nell’Italia under 20. Chi riuscirà a prevalere lo sapremo solo dopo il fischio finale, ma la sfida sembra più equilibrata che nel recente passato.
La domanda più attuale tuttavia è un’altra: saranno gli ultimi due derby tra Benetton e Zebre ad essere giocati? Infatti, come ufficializzato il 18 dicembre 2024:
Il Consiglio Federale della FIR, riunitosi a Roma nella giornata di martedì 17 dicembre, ha reso nota la disponibilità a cedere la propria quota di capitale sociale – pari al 100% – della Società Zebre Rugby S.r.L. (…). Le manifestazioni d’interesse da parte dei soggetti interessati dovranno pervenire alla Federazione Italiana Rugby entro il termine delle ore 12 del 15 gennaio 2025, con la possibilità per FIR di riservarsi di proseguire nella conduzione diretta della Franchigia. (….) L’eventuale cessione della Franchigia potrà avvenire con termini e modalità idonei a consentire alla nuova proprietà di gestire la partecipazione alle manifestazioni previste a partire dalla Stagione Sportiva 2025/26.
Il risultato finale della procedura avviata potrebbe portare le Zebre lontano da Parma e, nello scenario più radicale, alla sparizione del loro nome. Le tempistiche molto ristrette non favoriscono certo questa ipotesi, ma non per questo va sottovalutata.
Gli incontri di dicembre 2024 potranno essere dunque gli ultimi di un derby strano, che non ha mai potuto veramente fregiarsi del titolo di derby d’Italia, ma che per 12 anni ha segnato le sorti del rugby italiano.