La domenica di Pasqua, a Dublino, le Azzurre di coach Raineri saranno chiamate a sfidare i trifogli d’Irlanda. La nazionale femminile irlandese è una squadra estremamente altalenante, che da due anni delude le aspettative. Non si può comunque abbassare la guardia, soprattutto perché la sfida avverrà all’RDS Main Arena, casa del Leinster e roccaforte del rugby irlandese.

La prima giornata di Sei Nazioni
La prima giornata del Women’s Six Nations ha visto l’Italia battuta dall’Inghilterra 48 a 0.
Contro la squadra più forte del torneo, alla caccia del sesto titolo consecutivo, questo risultato era ampiamente prevedibile. Anzi, in modo decisamente poco empatico potremmo osservare che l’Italia ha subito uno scarto di quindici punti inferiore rispetto all’anno precedente (Inghilterra – Italia 2023 era terminata 63 – 5).
La partita ha comunque evidenziato delle note positive, in particolare la difesa che ha retto il ritmo delle inglesi per tutto il primo tempo tenendole a 0 per la prima mezz’ora di gioco e chiudendo il primo tempo sotto di soli 10 punti. Con la ripresa, però, la superiorità delle Rose Rosse si è fatta evidente e l’Italia ne è stata sopraffatta (qui il riassunto della partita).

Altrettanto prevedibile il risultato di Francia – Irlanda, terminata 38 a 17 per Les Bleues (anche Francia – Irlanda del Sei Nazioni maschile è finita 38 a 17, ma in favore degli irlandesi). Per tutta la partita, le irlandesi non hanno mai rappresentato un pericolo per la Francia. Ciò nonostante, il XV irlandese ha mostrato di avere una buona difesa, capace di arginare l’aggressività delle avversarie (qui il resoconto della partita).
La nazionale irlandese
L’allenatore
L’head coach che guida la nazionale irlandese è Scott Bemand, ex giocatore di rugby inglese di Harlequins, Leicester Tigers e Bath. Dopo il ritiro nel 2010 è diventato allenatore iniziando la sua carriera nel Dorchester RFC che ha allenato fino al 2015.

Dal 2015 al 2023 Bemand è stato l’allenatore dell’attacco della nazionale femminile inglese, concludendo la sua carriera da allenatore delle Red Roses con la storica vittoria del Grande Slam nella partita contro la Francia del 29 aprile 2023 a Twickenham. Partita storica non tanto per il risultato (l’Inghilterra che vince il quinto titolo e il quarto Grande Slam consecutivi non fa certo notizia!), ma per l’affluenza: erano 58.000 gli spettatori, world record che Londra detiene orgogliosamente e che – considerato che la RWC del 2025 si giocherà in Inghilterra – potrà essere battuto solo a Twickenham. Il 27 luglio 2023, l’Irish Rugby Football Union (IRFU) ha nominato Bemand capo allenatore della propria squadra femminile.
Le giocatrici convocate
Sono 35 le giocatrici convocate da coach Beman, di cui 19 avanti e 16 tre quarti:
| Giocatrice | Ruolo | Caps | Club di provenienza |
|---|---|---|---|
| Claire Boles | Terza linea | 3 | Railway Union RFC/Ulster |
| Ruth Campbell | Seconda linea | 0 | Old Belvedere RFC/Leinster |
| Megan Collis | Pilone | 1 | Railway Union RFC/Leinster |
| Eimear Corri | Seconda linea | 3 | Blackrock College RFC/Leinster |
| Sarah Delaney | Tallonatore | 3 | Blackrock College RFC/Leinster |
| Linda Djougang | Pilone | 33 | Old Belvedere RFC/Leinster |
| Christy Haney | Pilone | 14 | Blackrock College RFC/Leinster |
| Brittany Hogan | Terza linea | 19 | Old Belvedere RFC/Ulster |
| Shannon Ikahihifo | Seconda linea/terza linea | 0 | Ealing Trailfinders/IQ Rugby |
| Neve Jones | Tallonatore | 22 | Gloucester-Hartpury/Ulster |
| Sadhbh McGrath | Pilone | 9 | Cooke RFC/Ulster |
| Edel McMahon | Terza linea | 25 | Exeter Chiefs/Connacht (co-capt) |
| Grace Moore | Terza linea | 14 | Saracens/IQ Rugby |
| Sam Monaghan | Seconda linea | 18 | Gloucester-Hartpury (co-capt) |
| Niamh O’Dowd | Pilone | 3 | Old Belvedere RFC/Leinster |
| Andrea Stock | Pilone | 0 | Ealing Trailfinders/IQ Rugby |
| Fiona Tuite | Seconda linea | 3 | Old Belvedere RFC/Ulster |
| Aoife Wafer | Terza linea | 3 | Blackrock College RFC/Leinster |
| Dorothy Wall | Seconda linea | 24 | Blackrock College RFC/Munster |
| Natasja Behan | ala | 10 | Blackrock College RFC/Leinster |
| Enya Breen | Mediano di apertura/centro | 17 | Blackrock College RFC/Munster |
| Katie Corrigan | Ala/centro | 1 | Old Belvedere RFC/Leinster |
| Aoife Dalton | Centro | 11 | Old Belvedere RFC/Leinster |
| Méabh Deely | Estremo | 11 | Blackrock College RFC/Connacht |
| Lauren Delany | Estremo/ala | 23 | Sale Sharks/IQ Rugby |
| Nicole Fowley | Mediano di apertura | 10 | Galwegians RFC/Connacht |
| Clare Gorman | Ala/estremo | 0 | Old Belvedere RFC/Leinster |
| Katie Heffernan | Centro | 0 | Railway Union RFC/Leinster |
| Eve Higgins | Centro | 13 | Railway Union RFC/Leinster |
| Dannah O’Brien | Mediano | 11 | Old Belvedere RFC/Leinster |
| Béibhinn Parsons | Ala | 22 | Blackrock College RFC/Connacht |
| Aoibheann Reilly | Mediano di mischia | 8 | Blackrock College RFC/Connacht |
| Molly Scuffil-McCabe | Mediano di mischia | 13 | Railway Union RFC/Leinster |
| Chisom Ugwueru | Ala | 0 | UL Bohemian RFC/Munster |
| Katie Whelan | Mediano di mischia | 0 | Old Belvedere RFC/Leinster |
Salta all’occhio che le giocatrici convocate dal coach Scott Bemand abbiano – a livello internazionale – un’esperienza significativamente inferiore rispetto alle altre nazionali.
Per fare un paragone, l’Italia ha complessivamente 1.008 caps, contro i ‘appena’ 370 irlandesi.

Mentre l’Italia ha una media di quasi 32 caps per giocatrice (con esempi di esperienza notevoli, quali Lucia Gai – 96, Michela Sillari e Sofia Stefan – 83, Beatrice Rigoni – 71 e la capitana Elisa Giordano – 65), l’Irlanda non ha nemmeno 10 caps a testa di media (la veterana Linda Djougang si ferma a 33, mentre tutte le altre sono sotto le 25). Pesano, ovviamente, in questa media, le 8 esordienti convocate da Bemand.
Tra l’altro, delle 27 giocatrici già cappate, ‘solo’ 19 hanno preso parte allo scorso Sei Nazioni, mentre 4 non vi partecipano dal 2022 (Higgins, Parsons, Reilly e Boles) e la Fowley è assente addirittura dal 2019. A questo punto i conti non dovrebbero tornarvi: 19 + 4 + 1 non fa 27! Infatti, tenete conto, però, che 3 giocatrici già cappate non hanno mai preso parte al Sei Nazioni.
D’altro canto, le nazionali britanniche si sono da tempo rese conto della necessità di dare minutaggio alle atlete di interesse nazionale, creando – due anni fa – la Celtic Challenge. Tant’è che due terzi delle convocate con la nazionale hanno preso parte al torneo (esattamente il 66%!): il 63% delle ‘veterane’ e il 75% delle esordienti.
Lo so cosa state pensando. Sì, ci sono davvero due esordienti che non hanno preso parte al Celtic Challenge!
Dove ci eravamo lasciati: Irlanda vs Italia 2023
L’anno scorso una sontuosa Italia aveva battuto l’Irlanda di misura (24 a 7), destinandola inesorabilmente al sesto posto. Nella scorsa edizione ben poche irlandesi si sono distinte (per i risultati delle italiane leggere qui la nostra analisi).
- La tallonatrice Neve Jones è la giocatrice che ha realizzato più placcaggi del torneo (90), con una percentuale di successo del 97,8% (terza per percentuale di successo dietro l’inglese Mackenzie Carson e la francese Audrey Forlani);
- Dannah O’Brien è terza per kicks in play (49) e per metri realizzati al piede (1.546)
- Lauren Delany è settima per metri guadagnati (298), parimerito con Aura Muzzo e subito dopo Vittoria Ostuni Minuzzi (308)

Una squadra da non sottovalutare
Questi dati sembrano delineare una nazionale priva di basi solide: poche veterane, di cui molte non competono a livello internazionale da tempo, e molte esordienti.
Ma sono avversarie tutt’altro che da sottovalutare. Innanzitutto, perché il sistema dei college irlandesi permette alle giocatrici costanza e qualità nell’allenamento allenamento.
In secondo luogo, perché le irlandesi sono abituate a giocare insieme anche nel club, e quindi si conoscono bene: quasi la metà di loro – il 48,6% – gioca nel Leinster (il 14% gioca nell’Ulster, un altro 14% gioca nel Connacht, l’11% gioca dell’IQ Rugby e l’8,6% gioca nel Munster). A riprova del fatto che l’Irlanda non vada affatto sottovalutata possiamo fare riferimento ai risultati della Celtic Challenge.

Il primo anno aveva partecipato una squadra per ogni nazione partecipante (Irlanda, Galles e Scozia), mentre quest’anno hanno preso parte al torneo due selezioni per ognuna delle nazioni partecipanti (Wolfhounds e Clover per l’Irlanda, Gwalia Lightning e Brython Thunder per il Galles e Edinburgh Rugby e Glasgow Worriors per la Scozia).
L’Irlanda ha vinto entrambe le edizioni del torneo.
- Nel 2023 la Combined Provinces XV arrivò prima con 4 vittorie su 4 partite.
- Nel 2024 le Wolfhounds (squadra di riferimento delle province di Leinster e Ulster) hanno vinto il torneo con 5 vittorie su 5 in regular season e 1 vittoria e 1 pareggio contro Edinburgh ai play-off.
- Le Clovers (squadra di riferimento delle province di Munster e Connacht) si sono classificate terze con 2 sconfitte in regular season (contro Wolfhounds e Edinburgh Rugby) e 1 sconfitta e 1 pareggio ai play-off (sconfitte dalle Wolfhounds e pareggiato contro l’Edinburgh). Praticamente una dichiarazione d’intenti: solo l’Irlanda può battere l’Irlanda.
2 pensieri riguardo “Le azzurre a Dublino cercano il colpaccio”