Glevum è il nome di un forte romano, un castrum, fondato nel 48 A.C. nell’ovest della Britannia vicino al fiume oggi conosciuto come Severn. Avamposto della II Legione Romana Augusta nella conquista della Britannia, quel forte divenne poi Colonia Nervia Glevesium, abitata prevalentemente da legionari in congedo. Legionari maestri dell’utilizzo della testuggine, l’efficace formazione della fanteria romana per difendersi ed avanzare contro I nemici. Oggi quella città si chiama Gloucester ed è la casa di un altro gruppo di legionari, i giocatori della squadra locale di rugby che milita in Premiership al Kingsholm Stadium, proprio nella zona dove una volta sorgeva il primo insediamento dell’impero in quelle terre.
La testuggine, questo schieramento complesso e mobile di coordinamento collettivo rivive oggi nel campo da rugby di Gloucester con il lavoro del maul, la vera arma in più di questa stagione per la squadra dei nostri Varney e Polledri, che in questo fondamentale sta performando oltre ogni aspettativa. Giunta al diciassettesimo turno, la stagione di Premiership inglese vede i cherry and white di Gloucester al quarto posto con 38 punti e 50 mete fatte.
Di queste, poco più della metà (26) arrivano da situazioni di maul. Tra queste 26 mete sono 17 quelle di pura potenza con la driving maul, o “maul avanzante”, mentre le giocate in prima fase derivanti da maul sono 9. Numeri impressionanti che hanno trasformato l’attacco della squadra di Coach Skivington che prima del suo arrivo era famosa principalmente per le giocate dei suoi trequarti (Louis Rees-Zammit, Johnny May) e la rapidità di manovra d’attacco. Adesso Gloucester ha un nuovo asso nella manica: la maul è diventata cruciale sia per l’avanzamento che per la meta, sia essa in spinta, oppure con la sventagliata per i trequarti da set piece.

L’ingresso del Kingsholm stadium.

Come si costruisce una maul?

La maul è un lavoro collettivo formato da tanti piccoli particolari che non possono essere tralasciati, i movimenti non devono essere superflui bensì essenziali ed efficaci. Una lotta aerea che poi diventa terrestre, che insieme alla mischia è uno degli aspetti più tecnici del gioco del rugby. Ci vuole timing tra alzatori, saltatore e lanciatore della rimessa laterale, velocità e precisione nel trasmettere il pallone dall’alto per il compagno a terra pronto a spingere, compattezza del gruppo che non si deve far sfaldare e deve stringersi per proteggere il portatore dell’ovale. Serve coordinazione in tutti questi movimenti e nella spinta, stando attenti a non disunirsi un po’ come se si stesse facendo rafting: bisogna mantenere la prua ben indirizzata, remando insieme e sapendo muoversi tra le rapide e le rocce. In termini di maul, le rocce sono i difensori che entrano lateralmente e riescono a portar via due avversari, facendola girare. Una bella scienza oscura che però non ha veri e propri segreti: il lavoro è chiaro ed essenziale, quasi scolastico.

  • Cos’è: Una maul e’ formata da un portatore di pallone e almeno un giocatore per ciascuna squadra, legati insieme e sui propri piedi. Si conclude quando 1) il pallone o il portatore del pallone lascia la maul, 2) il pallone cade a terra, o 3) il pallone è sulla linea di meta od oltre.
  • Quando si forma: la maul può formarsi sia in campo aperto che da rimessa laterale. Dalla line out è dove la maul si genera molto più frequentemente, come arma d’attacco fondamentale nel rugby moderno.
  • I due stop: L’arbitro chiama primo e secondo stop per avvisare le squadre di giocare l’ovale altrimenti il possesso passerà alla difesa. Quando una maul ha smesso di avanzare (primo stop) verso una linea di meta, può riprendere a spostarsi verso una linea di meta purché ciò avvenga entro cinque secondi. Se si ferma una seconda volta (secondo stop), ma il pallone si sta muovendo e l’arbitro lo vede, l’arbitro indica alla squadra di usare il pallone (use it!). La squadra in possesso del pallone deve quindi giocare il pallone entro un tempo ragionevole altirmenti la sanzione sarà un turnover e mischia per la squadra in difesa.
  • Mantenimento: per mantenere viva la maul bisogna saper essere pronti a cambiare posizione quando si incontra una difesa che riesce a bloccare la spinta iniziale, o che riesce a direzionare la spinta dell’attacco verso fuori facendola girare o mettere le mani sul pallone.
  • Falli difensivi: i falli più frequenti in difesa sono il crollo volontario e le entrate laterali. Nel primo caso ci sono uno o più giocatori che provano a intervenire sugli attaccanti che partecipano alla maul portandoli a terra. Far crollare intenzionalmente una maul o saltarci sopra equivale a un calcio di punizione e nei casi reiterati anche a meta tecnica o cartellino giallo.
  • Falli offensivi: anche in attacco si possono commettere falli come per esempio nel caso di Italia vs Inghilterra del 6 Nazioni 2022 dove Isiekwe, la seconda linea inglese, copre il portatore del pallone in maniera fallosa perchè fa da schermo davanti al portatore, quindi da una posizione di fuorigioco.
Una maul di Gloucester contro il Bath Rugby.

La stagione corrente

Gloucester è una squadra operaia, che ha dato il meglio di sè più spesso in Challenge Cup che in campionato, vincendone due edizioni e arrivando in altrettante finali (poi perse). Non è mai arrivata ad alzare il trofeo del campionato inglese anche se ci si è avvicinata parecchio in diverse edizioni arrivando in finale di Premiership ma poi uscendone sconfitta (l’ultima volta nel 2007). I tifosi cherry and white anche nelle stagioni più buie hanno sempre fatto sentire la loro voce e la loro passione dimostrando profonda stima nei confronti di giocatori e allenatori che si susseguono da quelle parti ai quali si chiede attitudine, rispetto del club, onorare la storia e lavorare duro, no matter il risultato. Risultati che in questi 17 turni hanno fatto brillare gli occhi al pubblico in tv e sugli spalti con vittorie importanti contro Saracens e Bristol, e battaglie sfuggite per pochi punti contro Leicester e Harlequins. A conti fatti: quarto posto in campionato e passaggio assicurato in Challenge Cup. Non male.

La situazione in classifica (25/02/2022).

Cosa dicono a Treviso

Anche il Benetton Treviso ha incontrato sulla sua strada la squadra inglese in Challenge Cup e ha subito tre mete da maul e una quarta arrivata dal risultato di una maul con set piece finalizzante dei trequarti. Bortolami, che conosce bene Gloucester in quanto primo capitano straniero nel club durante la sua permanenza in Inghilterra tra il 2006 e il 2010, rispondendo a una domanda fatta sulla maul di Gloucester a delinquenti prestati al mondo della palla ovale ha così parlato:

“E’ una squadra che sta facendo bene, mi piace, non credo in questo momento abbia soprattutto nel pacchetto di mischia il potenziale per vincere il campionato, probabilmente ha bisogno di ancora uno o due anni per impreziosire la rosa e portare la qualità della squadra ad un livello che gli consenta di competere veramente per vincere il campionato però mi piace molto.
Per quanto riguarda la maul sono molto pericolosi, sono molto efficaci. Dopo la nostra partita con loro mi sono visto in una chiacchierata al video con il loro allenatore George Skivington, abbiamo giocato contro, insomma l’ho contattato per capire come loro allenavano quella maul e quali erano I principi che applicavano e alla fine è stato bello un po’ scoprire che le cose semplici che tutti cercano di fare cercano di farle anche loro; ovviamente hanno trovato un modo di farle meglio di altri però è un arma efficace che loro stanno utilizzando, ci credono molto per cui credo che sia un qualcosa dove noi dobbiamo cercare di imparare.”


Dettagli e ripetizioni: il segreto di Pulcinella

Il lavoro dell’ex coach dei London Irish, che da giocatore ha vestito la maglia di Saracens, Leicester Tigers e London Irish, ha iniziato la sua avventura a Gloucester nel Giugno 2020 subentrando allo springbok Johan Ackermann. Dopo la travagliata stagione precedente che era terminata con il coach sudafricano e padre di Ruan, terza linea nel club, Coach Skiv ha sfruttato la sua prima stagione per riorganizzare il gruppo coadiuvato da Alex Brown, il nuovo Chief Operating Officer del club andando a prendere giocatori da differenti realtà come Jordy Reid dalla seconda divisione inglese a giocatori di livello internazionale come il trio argentino formato da Santiago Carreras, Matias Alemanno e Santiago Socino, oppure Jonny May nella stagione 2020-2021 a cui hanno fatto seguito in questa stagione l’internazionale scozzese Adam Hastings, il pilone russo Kirill Gotovtsev e dalla sua ex squadra, i London Irish, anche Ben Meehan.
Sicuramente a fare scalpore è stata durante la sua prima stagione da allenatore a Gloucester. Anche il caso Cipriani ha destato notevole attenzione, col giocatore passato da Player of the year della Premiership 2019 a reietto, lasciando il club con effetto immediato il 15 Dicembre 2020 dopo 44 presenze e 118 punti. L’apertura inglese fino ad oggi ha giocato pochissimo nei rivali di Bath contro cui Gloucester gioca il West Country Derby, la partita dell’anno da quelle parti nell’Ovest dell’Inghilterra.
Quest’estate la preseason è stata cruciale per preparare fisicamente e mentalmente la squadra per costruire una maul vincente, un nuovo approccio difensivo e nuove idee d’attacco. Un’attenzione particolare nei dettagli quella di Skivington, coadiuvato da Alex King per l’attacco e Dom Waldouck per la difesa. Ha cambiato il modus operandi e la forma mentis del team che ora attacca con maggior convinzione nei propri mezzi, difende più attenta, concede meno, crea con opzioni e soluzioni diverse e mantiene la prestazione per tutti gli 80′ anche nelle sconfitte. Pubblico contento, giocatori che crescono sotto l’aspetto di esperienza, consapevolezza e leadership, giovani che trovano spazio e un sogno, i play-off lontani 9 partite. Comunque vada la stagione, il lavoro del team e dello staff sta andando oltre le aspettative mostrando tutto il potenziale nascosto della squadra. L’etica del lavoro dell’allenatore ex seconda linea e’ quella di lavorare bene sulle basi, limare i dettagli e ripetere movimenti e provare nuovi scenari in continuazione. Fra questi scenari, la maul si è dimostrata un aspetto fondamentale nella nuova mentalità di Gloucester ed è più volte stato rimarcato anche dal capitano Lewis Ludlow, numero 7 sulla maglia : “Who needs to run or kick the ball?Just maul it”.


Gloucester Style


Proviamo a codificare gli aspetti salienti della maul di Gloucester. All’arrivo della chiamata avviene il movimento nella lineout, in questo caso con un setup 2-3-1 nella rimessa. Freddie Clarke (nel circolo giallo) è uno dei leader della rimessa laterale.

Gloucester spesso utilizza un avanti in posizione di mediano di mischia che poi andrà a strappare il pallone (2) e organizzerà la testuggine e la spinta in avanti.

Si aggiungono anche il giocatore in coda e il tallonatore formando la testuggine con un posizionamento 3-3-2 con nel cuore della maul il ball carrier, più protetto e con la possibilità di traslare il pallone in coda quando la maul tende a girarsi o viene bloccata dalla difesa.
Si crea cosí una testuggine con il pallone al sicuro tra il giocatore centrale e il timoniere dietro e una copertura su ogni lato.

Anche nel caso di spinta laterale contraria della difesa importante e’ mantenere la spinta parallela alla linea di meta con una posizione del corpo bassa, forte e una spinta continua e prolungata fino alla linea di meta riuscendo nel frattempo a spostarsi e unirsi nuovamente al maul nel caso il giocatore venga isolato. Bisogna mantenere la connessione tra tutti i giocatori ed avere la possibilità di essere di nuovo utile se staccato dal maul.

In una sintesi video:

I numeri di Gloucester

Per gli appassionati di numeri e statistiche questi sono i numeri della stagione in corso di Gloucester in campionato e coppa europea:

Round/Squadra vs/ Mete segnate/Scorer/Primo ricevitore in spinta/Info/Numero di Giocatori/Zona di Salto
Round/Squadra vs/ Mete segnate/Scorer/Primo ricevitore in spinta/Info/Numero di Giocatori/Zona di Salto
Try Scorer da Maul e Set Piece maul

In conclusione

Si entra nel rush finale con altri tre turni di Sei Nazioni e due mesi di campionato regolare.
Sarà molto importante rimanere concentrati e in forma fino alla fine della stagione continuando a lavorare sui dettagli che hanno contraddistinto la squadra dal primo turno fino ad oggi: una difesa attenta e continua, un gioco arioso dei trequarti e una forte maul per levarsi dai guai in situazioni difficili durante le partite. Maul che anche in altre squadre sta facendo la differenza come Leicester Tigers, Sale Sharks e Saracens.
La testuggine di Gloucester continuerà a venir attaccata dai “nemici” ma sarà ancora fondamentale nell’economia del gioco della squadra di Coach Skivington con i tifosi che continueranno a cantare “We are the Gloucester boys” dalle tribune del Kingsholm stadium.

Un pensiero riguardo “Gloucester, just maul it

  1. Excelente artículo sobre formación móvil tan poco trabajada en el rugby de hoy. En #SuperRugbyPacific CRU lleva ejecutados exitosamente 10 mauls: la mitad del total ejecutado por las franquicias de NZL. Este artículo despertó aún más mi curiosidad por esta herramienta de contacto. Saludos Ottavio..!

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