Arriva la coppa del mondo, e ciascuna squadra porta i suoi migliori uomini. Chi sono? In cosa sono i migliori? Ne abbiamo scelti 20 che vorremmo seguire più attentamente. Scopriteli più giù in questa pagina! Ogni giornata in cui ci sono delle partite consultate le nostre storie su instagram. Terremo conto di tutto quello che fanno sul campo con un punteggio finale, che potrete vedere nella classifica aggiornata di questa pagina.
Qualche bonus in più
Ai punti accumulati dal giocatore al Fantarugby ufficiale del torneo, sommeremo questi bonus:
- +3 se il campione fa più punti del campione della squadra avversaria.
- Se il campione vince la partita, riceverà la differenza fra il suo valore complessivo (vedi le schede sotto) e quello dell’avversario, diviso 4 (esempio: 96 – 91 fa 5, diviso 4 fa 1 per difetto).
GLI EROI DI OGNI SQUADRA
POOL A





Il girone A del mondiale è uno dei due più complessi, avendo al suo interno due squadre (Francia e Nuova Zelanda) che occupano i primi quattro posti del ranking mondiale. L’Italia, dal canto suo, è lì per rovinare la festa a qualcuno e proverà in tutti i modi a mettere i bastoni fra le ruote ai più forti. Uruguay e Namibia non hanno possibilità concrete di passare il turno ma cercheranno con ogni briciolo di forza di strappare il terzo posto, che vorrebbe dire qualificazione automatica al prossimo mondiale. Ah, come non bastasse, si comincia con Francia-All Blacks (8 Settembre) e si finisce con Francia-Italia, quando i giochi potrebbero decidersi anche solo per differenza punti.
I giocatori chiave

L’architetto
Antoine Dupont gioca con tre secondi di vantaggio sugli avversari, vede le giocate prima che si concretizzino, capisce i movimenti mentre sono ancora nella testa degli avversari. A comando di una delle squadre più forti del mondo, il suo obbiettivo è solo uno: la coppa. E ha il pubblico dalla sua.
L’uomo d’acciaio
Ardie Savea è una delle migliori terze linee del mondo. Devastante fisicamente, è l’avversario che non vorresti mai ti puntasse palla in mano. Senza paura negli scontri, Savea saprebbe rubare dei tigrotti a mamma tigre con la stessa facilità con cui ruba palloni in ruck. E non guardatelo negli occhi durante la Haka.


L’idolo
Non c’è appassionato o appassionata di rugby in Italia che non sappia chi è Ange Capuozzo. Terrore delle difese avversarie grazie alla sua rapidità, Ange è prima di tutto veloce nel decision making. Quando ha deciso dove puntarti, ti stai ancora allacciando le scarpe e te lo vedi sfrecciare a lato. Chiedete ai gallesi.
L’imprevedibile
Santiago Arata forse non è un nome roboante per gli esperti di rugby europei, eppure il mediano di mischia di Montevidéo è un eroe per la sua gente. Titolare a Castres nel 2022/23, si parla perfino di un futuro a Tolosa come vice Dupont. Un metronomo dal ritmo serrato di ruck in ruck, ma anche capace di improvvisare.


La vecchia tigre
TVJ è una vecchia conoscenza del rugby sudafricano ed europeo, avendo militato ai Cheetahs e a Bayonne per molti anni. È un tallonatore esplosivo col gusto spiccato per le maul avanzanti e i carry a mo’ di autoscontro. A 36 anni, questo è probabilmente il suo ultimo giro di campo prima di appendere le scarpe al chiodo.
POOL B





Un po’ come per il Pool A, anche nel Pool B abbiamo tante squadre forti. Sud Africa, Irlanda e Scozia sono tutte e tre fra le prime cinque del mondo, e ci sono solo due posti per i quarti di finale. Un vero pasticcio causato dalle estrazioni dei gironi del mondiale che vengono effettuate con largo anticipo e tengono conto del piazzamento al mondiale prima. Il risultato: un girone dove la Scozia può seriamente complicare il mondiale di due delle candidate al titolo, ovvero sia il Sud Africa e l’Irlanda. Dal canto suo anche Tonga ambisce al terzo posto, e la partita con la Scozia sarà tutta da godere. La Romania dovrà cercare di tenere alto l’onore nazionale dopo un pre-mondiale non certo brillante, ma sarà dura con un girone così.
I giocatori chiave
Il centometrista
Ci sono poche persone più veloci di Cheslin Kolbe, e non solo nel rugby. La freccia di Kraaifontein ha incantato il pubblico francese per anni fra Tolosa e Tolone, ed è una delle poche ali delle quali si può dire bene anche in difesa. Imprendibile, elusivo, sempre un passo avanti: con gli Springboks che cercano il bis, è lui il jolly.


Il migliore del mondo
Eletto giocatore migliore del mondo nella stagione 2022, JVDF arriva a questa coppa del mondo per dimostrare che se lo merita. Esperto in ogni aspetto del gioco incluso il lancio in touche, il terza linea irlandese è venuto per mostrare a tutti che cosa sia la tecnica. Placcaggi, rubate, set piece, offload: manca qualcosa?
Il pazzo furioso
Finn Russell e il genio folle sono sinonimi. Imprevedibile anche per sè stesso, a volte si sorprende di riuscire a fare cose che il suo corpo compie alla perfezione senza che la sua testa lo abbia autorizzato. Una delle aperture più geniali e incostanti del panorama mondiale, arriva al mondiale per consacrarsi del tutto.


Il nobile
2 anni a Tolone, 3 ai Wasps, ma soprattutto 4 con gli All Blacks. Con le nuove regole Fekitoa ha potuto vestire anche la maglia della sua patria originaria, Tonga. Centro fisicamente devastante con linee di corsa affilate come coltelli che sa scegliere in una frazione di secondo mentre la difesa si schiera. Per la difesa non c’è respiro.
L’impavido
Sei mete in otto presenze con la maglia rumena nel 2022/23, questo il biglietto da visita del numero 8 delle querce. Il terza linea in forza alla terza divisione francese non ha paura di nulla e si getta a capofitto in cerca di guadagnare metri ogni volta che può. Solido e compatto, quando punta un difensore non è lui che deve aver paura.

POOL C





Il girone C è il girone della discordia. Tutte le sue squadre sono vicine nel ranking, non c’è nessuno che sia nella top 5, e in ciascuna giornata ciascuno può battere chiunque. L’Australia viene da cinque sconfitte consecutive sotto la nuova guida di Eddie Jones. Il Galles viene da un periodo difficile dove ha perso con Italia e Georgia. Le Fiji sono al massimo della loro storia nel ranking mondiale e hanno vinto a Twickenham di recente. La Georgia cresce ogni anno e insidia le grandi del rugby europeo. Il Portogallo, un po’ meno quotato, è comunque una delle nazionali più forti del Rugby Europe. Chi si aggiudicherà i due posti ai quarti?
I giocatori chiave

Il sicario
Fra una palla aperta verso l’ala smarcata e una meta già segnata c’è un apostrofo molto doloroso chiamato Marika Koroibete; chiedete a Makazole Mapimpi nel Rugby Championship 2022. Nessuno, nessuno in campo deve sentirsi al sicuro se gioca contro l’Australia. Soprattutto all’altezza delle costole. Il signor Koroibete viene per far male agli incauti.
La sentenza
Rapido, incisivo e sfrontato: il giovane gallese non teme difesa alcuna. Si tratta di uno dei giocatori più rapidi del torneo, che avrà il duro compito di riscattare l’onore del Galles ultimamente un po’ sottotono. Non sarà lunga l’attesa, basterà un pallone aperto sulla fascia e un difensore un po’ disattento, et voilà, le jeux sont fait.


Il boia
Fear the mustache. Non c’è nulla di più figiano di giocare sia terza linea che centro o ala. Il demolition man di La Rochelle con i suoi 34 anni è uno degli attempati di questa lista, ma non fatevi ingannare. È uno dei giocatori più in forma di queste Fiji che stanno dando grattacapi a tutti. Obbiettivo quarti di finale.
L’elegante
L’estremo georgiano è l’atleta di spicco della nouvelle vague del rugby georgiano. L’ascesa dei caucasici passa anche per la classe di questo giocatore dai movimenti nobili e puliti, abile al piede nel gioco tattico e dirompente nelle sgroppate. Il 21 enne in forza al Lione non vede l’ora di stupire alla sua prima rassegna iridata.


L’ingegnere
Il “marchese” portoghese di origine ma francese di formazione è il goniometro dell’attacco dei lusitani. Una carriera nel rugby transalpino in tante squadre fra cui anche Tolosa e Brive. È uno dei “nove calcianti” del panorama mondiale, merce rara quando c’è un piazzato da mettere fra i pali. Molti dei punti dei portoghesi passeranno per i suoi piedi.
POOL D





Un po’ come per il girone C, anche nel girone D ci sono molti punti di domanda. Un’Inghilterra in flessione negativa trova un’Argentina avida di risultati e in grande spolvero. Il Giappone che la scorsa coppa del mondo è arrivato ai quarti in casa, proverà a ripetere l’impresa. Due posti per tre contendenti, con Samoa a fare da guastafeste dotata di molti giocatori interessanti dal pedigree internazionale. Il Chile, infine, arriva a sorpresa dopo la vittoria contro gli Stati Uniti che li ha consacrati nella storia del loro paese con la prima qualificazione mondiale di sempre. Le favole a volte si avverano.
I giocatori chiave
Il distruttore
Una maul è come una partita di Shanghai quando versi gli stecchini sul tavolo. Maro Itoje è quello che spazza via tutto con la mano e poi si percuote il petto. Tecnico, esperto, furbo e fisicamente imponente. Il gigante inglese non teme rivali quando si tratta di rompere il gioco avversario. Non provate set-piece in sua presenza.


L’uragano
Non sarà il giocatore più forte della rosa albiceleste, ma è sicuramente la sorpresa più bella. Assolutamente imprendibile in campo aperto, è un’ala d’eccellenza capace di raccogliere i calci dell’omonimo Santi Carreras. E pensare che da piccolo il rugby non gli piaceva per i troppi colpi. Per fortuna ha cambiato idea.
La locomotiva
Il Giappone è una squadra ordinata con certezze rodate in molti set-piece provati allo sfinimento. In quest’orologio l’ingranaggio centrale è l’esperto Kazuki Himeno, terza linea solida e incrollabile capace di rosicchiare metri ad ogni pallone portato. Non sarà imprevedibile o estroso ma è una macchina solida e oliata sui cui la sua nazione fa totale affidamento.


Quello grosso
Il grosso samoano è un personaggio di Paura e Delirio a Las Vegas, mentre in questo caso le droghe e i casinò centrano poco: il pilone di Leinster è semplicemente un treno merci lanciato a tutta velocità contro cui non ti vuoi scontrare. Pilone mobile dotato anche di ottime skills offensive e capacità di portare palla fra i placcatori, sarà dura fermarlo.
L’eroe
A inizio giugno il Cile era solamente una buona nazionale sudamericana. Qualche giorno dopo, invece, batteva a sorpresa gli USA e si guadagnava il ticket per il mondiale. Tutto questo grazie al piede di Santiago Videla, freddo e cinico, che l’ha messa da distanza neanche troppo ravvicinata. Ora che al mondiale ci sono arrivati, non intendono fermarsi.
