La carbonara è semplice, ma ci sono mille modi di sbagliarla. Proprio come la famosa pasta italiana, anche il rugby necessita di attenzione per comprendere dinamiche che possono facilmente essere ridotte a “grosse persone che si scontrano”. Noi vogliamo essere attenti ai dettagli, vogliamo guardare i dati, vogliamo analizzare invece che proporre soluzioni semplici a problemi complessi.

Dal 2021, Matteo conduce il podcast Leoni Fuori, incentrato sul Benetton Rugby con cenni sul rugby italiano e la nazionale assieme a Danilo Patella (DanPatRugby). Un giorno di primavera del 2022 uno degli ascoltatori scopre di vivere nella stessa città (Barcellona). Questo ascoltatore, di nome Marco, decide di scrivere a Matteo su Instagram per trovarsi a vedere una partita insieme. Fast-forward a tre mesi dopo: Matteo, Danilo e Marco sono a cena nell’appartamento barcellonese di Marco, dove il coinquilino Jacopo (dio lo benedica) sta cucinando una carbonara per tutti. Sarà il vino, sarà la qualità di questa carbonara, ma ne nasce un’idea bizzarra per un prodotto di stampo rugbistico. Questo prodotto è carborugby.

Matteo Schiavinato

Co-fondatore e autore

Passione per il rugby a parte sono laureato in Biologia Molecolare a Padova, ho un Dottorato in Bioinformatica a Vienna, lavoro al Barcelona Supercomputing Center, e mi chiedo tutti i giorni se quella volta a 20 anni non dovevo piuttosto studiare sport. Nel tempo libero dal lavoro mi vesto di biancoverde, conduco il podcast “Leoni Fuori”, scrivo articoli sul rugby, suono vari strumenti musicali e scrivo di film d’azione. Nella vita ho giocato a basket fin da piccolo, ho fatto triathlon, e sette anni di kung fu vietnamita, ho studiato chitarra fin da quando avevo 6 anni e sono tifosissimo del Torino FC.

Luca Riva

Autore

Da titolo di laurea dovrei essere un’industrial designer, e faccio quello per vivere. In realtà, a 29 anni suonati, inseguo ancora il sogno di fare del rugby la mia vita. Gioco a rugby dal 1998 ricoprendo tutti i ruoli dal 10 al 15, con scarsi risultati sul campo, ma ottimi nel reparto di ortopedia. Ogni lunedì mattina mi pongo la stessa domanda: “ma chi me lo fa fare?”. Nel tempo libero (quale?) cucino, mangio e bevo. Ho appena iniziato a scrivere per Carborugby, ed è un bellissimo sfogo per il mio nerdismo rugbistico. Così almeno non ammorbo più mia moglie.


Andrea Belli

Autore

Nato a Reggio Emilia, sono rugbista dai 10 anni, e nonostante abbia assaggiato l’alto livello delle accademie ho poi scelto di restare a un livello amatoriale, così da potermi concentrare anche sulle mie altre passioni: la scienza e il teatro. Dopo una magistrale in biotecnologie industriali a Parma ho frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. Attualmente sono a Padova e mi occupo di realizzare eventi di formazione medica e contenuti multimediali di comunicazione scientifica. Tra le altre cose, ho aperto una Escape Room a Reggio Emilia, ho suonato in una band di scarsissimo successo, ho recitato sia a teatro che in improvvisazione teatrale, e tante altre cose così slegate tra loro che a volte ci capisco poco pure io.

Marco Serraiotto

Co-fondatore e autore

Sono laureato in lingue per il commercio internazionale a Verona e lavoro come recruiter Barcellona. Ho iniziato a giocare a rugby quando avevo 5 anni a Bassano del Grappa e ho sempre giocato apertura, anche se sembro una seconda linea. Questo confonde arbitro, avversari e spettatori da anni, creando quell’elemento sorpresa che mi ha accompagnato in varie squadre in giro per l’Europa tra cui Bratislava, Praga e Barcellona. Nel tempo libero conduco il podcast “Leoni Fuori”, scrivo articoli di rugby e viaggio tra Spagna e Italia portandomi in valigia rifornimenti di Tagliatella Nardini.

Ewan Sirtori

Autore

Ho studiato Scienze Internazionali e Diplomatiche da giovane, girato qua e là per un po’ di anni e adesso lavoro come Project Manager e Digital Strategist nella capitale italiana dello smog, Milano. Mi ostino a giocare a rugby tentando di supplire al costante e inesorabile abbassamento della velocità con una spiccata manualità e ricerca dell’offload che fino ad ora mi è costata diversi: “Provaci ancora e ti sostituisco”. Nel tempo libero, oltre al rugby, leggo fantascienza, adoro il cinema di Miike e Blomkamp, vado in palestra la mattina prestissimo e seguo una squadra di calcio che ogni due per tre finisce in tribunale.

Gianpiero d’Onghia

Grafico, autore

Ho giocato a rugby solo una volta nella mia vita; al terzo placcaggio sono andato a terra e mi sono svegliato con una birra in mano, forse un segno che non è lo sport giusto per me?
Infatti la mia passione per la palla ovale non è nata sul campo di gioco ma nel salotto di casa. Il sabato pomeriggio in un’epica battaglia per il telecomando con mio padre, con l’unico obiettivo di ascoltare il duo Cecinelli-Mazzariol.
Nella vita sono un folkloristico pugliese in trasferta a Milano, mi occupo di Product Design e di polemiche sterili.
Sono una new entry, curo le grafiche per Carborugby che è un ottima alternativa al parlare da solo.